A24-A25 ALLARME DEL CNR E CODACONS, CI VUOLE VIGILANZA COSTANTE

Nella mappa nazionale dei viadotti a rischio, con emergenza d’intervento ci sono anche due viadotti abruzzesi, quello dello svincolo di Torninparte a L’Aquila e quello a Bussi-Popoli, entrambi sotto massima osservazione per l’evidente stato di altissimo degrado strutturale. La Codacons lancia l’allarme, proprio sui viadotti in questione si nota come i piloni dei viadotti siano visibilmente erosi dal tempo e dalle infiltrazioni di acqua.Ferro arrugginito che esce dal cemento, cemento sfarinato che cade dopo ogni pioggia. Il consigliere regionale pentastellato Sara Marcozzi, nella stessa nota, spiega che: “Il prossimo Governo regionale dovrà agire di concerto con il Governo iniziando a fare scelte che tutelino i cittadini che usano l’autostrada e non solo chi la gestisce. Quando questa regione sarà governata dal M5s ci sarà un asse diretto governo-regione che punterà proprio a questo: sicurezza per i cittadini e trasparenza nella gestione per contenere i costi”. “Il Ministero, inoltre, invierà una task force composta da dirigenti del Mit e da esperti indipendenti, che agirà sotto il coordinamento della struttura tecnica di missione, ed avrà il compito di vigilare sullo stato di salute delle nostre infrastrutture per prevenire qualsiasi situazione di pericolo – aggiunge – Nello specifico, per le autostrade A24 e A25 il Governo ha già predisposto gli atti per mettere in campo le risorse necessarie volte a lavori di urgenza e per contenere le tariffe”, conclude Vacca. Da un primo esame ci sono in Itlia oltre 10000 ponti , costruiti negli anni 50, che sono a rischio crollo, una situazione catastrofica che nessuno negli anni ha saputo controllare e verificare con le norme dovute.

“Considerando i soli ponti in calcestruzzo armato con più di 50 anni di vita ci sono almeno 10 mila ponti teoricamente ‘a fine vita’ dei quali sarebbe essenziale fare un controllo approfondito, valutarne lo stato, per poi decidere se procedere a manutenzione straordinaria o a demolizione e ricostruzione”, si legge in una nota di Antonio Occhiuzzi, direttore dell’Istituto di Tecnologia delle Costruzioni del Cnr. L’autostrada A24 fu costruita tra gli anni sessanta e settanta, inizia dalla Tangenziale Est di Roma, all’altezza della stazione Tiburtina, attraversa il quadrante nordest della Capitale, fino all’intersezione con il Grande Raccordo Anulare e si estende per 281,5 chilometri verso Teramo e Pescara. In corrispondenza dello svincolo di Torano, poi, la rete si biforca in due rami: uno prosegue verso L’Aquila-Teramo (A24) e l’altro verso Chieti-Pescara (A25). Nel percorso autostradale ci sono 153 ponti e viadotti, tutti da controllare , e 54 gallerie. L’Abruzzo è un territorio altamente sismico e proprio questa caratteristica tipologica dovrebbe far presagire a controlli annui ai ponti e viadotti, che dopo queste situazioni nessuno ha mai eseguito. Il governo vorrebbe creare una Task Force nazionale per il controllo e verifica, dei ponti e viadotti e delle gallerie? Speriamo che questo governo non sia il solito Governo Italiano, basato sulle parole dopo le disgrazie e poi niente piu’.

 

 

 

 

 

 

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