ATRI – SIMBOLO DEL ROMANICO ABRUZZESE

E’ un’antica città d’arte abruzzese del Medio Adriatico in provincia di Teramo che rappresenta uno dei centri più significativi dell’Italia centro meridionale per quel che riguarda storia ed arte: stiamo parlando di Atri, città che si caratterizza anche per le numerose tradizioni folcloristiche e gli eventi. Con il suo dedalo di viuzze che ricalcano il modello di città romana, questa piccola perla medievale si adagia su un poggio ed è nota anche per essere la città della famiglia dell’Imperatore Adriano: in molti sostengono che egli stesso sia nato qui. Tra bellissimi palazzi e musei l’attrazione che più spicca è il maestoso edificio della Chiesa di Santa Maria Assunta, ultimato agli inizi del Trecento, che sorge sui resti di una chiesa del IX secolo a sua volta fondata sulle rovine di un complesso termale romano.Interamente costruita in pietra di Bisenti che le conferisce quella particolare venatura dorata, la chiesa si presenta con la sua severa facciata romanica in cui si apre il bel portale opera di Rainaldo d’Atri, sormontato da un grande rosone e da una nicchia nella quale si vede una Madonna col Bambino. Gli archivolti, i capitelli, i piedritti vennero scolpiti da Rainaldo d’Atri e Raimondo di Poggio secondo la tradizione dei marmorati romani e pugliesi. Inatteso si presenta l’interno in stile gotico, che accoglie nel coro il più importante documento pittorico rinascimentale dell’Abruzzo, ovvero un prezioso ciclo di affreschi di Andrea De Litio che costituisce il suo capolavoro immortale: Storie di Gioacchino nelle pareti superiori e Storie di Maria in quelle mediane e inferiori dove si trovano affrescati 101 pannelli, di cui 26 scene.In alto quattro vele, ampie figure di Evangelisti e Dottori della Chiesa, in cui si nota un’intonazione ricca di immagini, di colori e di eleganza. Tra le figure femminili agli angoli della volta si cono Le Virtù, tra le quali in molti possono riconoscere la Giustizia riprodotta di recente in un francobollo italiano del 1977. Nelle scene di Gioacchino e della Vergine sono raffigurate matrone e giovinette nelle loro acconciature e molti personaggi atriani nei loro costumi, oltre ad una fedele documentazione della vita privata della ricca società atriana del Quattrocento. Particolarmente interessanti sono anche Sant’Orsola, Cristo nell’Orto degli Ulivi e Cristo in mandorla  opere del Maestro d’ Offida, la Cappella Arlini in legno dorato e il Battistero, edicola a quattro colonne finemente scolpite che rappresenta una tre le prime sculture del Rinascimento realizzate in Abruzzo.

 

( Cicchetti Ivan )

 

 

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