Concessioni balneari, Luciano Monticelli incontra Bolkestein

 

A Roma l’incontro con il padre della direttiva che minaccia

 l’attuale sistema di concessioni balneari in Italia

 

 

Si è tenuto oggi a Roma, presso l’aula del Palazzo dei Gruppi Parlamentari di via Campo di Marzio – Camera dei Deputati, l’incontro organizzato dall’associazione Donnedamare con Frits Bolkestein, il padre della direttiva che minaccia l’attuale sistema di concessioni balneari in Italia.

 

Durante l’incontro, lo stesso Bolkestein ha ribadito che si tratta di una direttiva che non deve essere applicata agli ambulanti e alle spiagge, in quanto considerate un bene e non un servizio. Ha preso le mosse da qui l’intervento del consigliere regionale Luciano Monticelli, presidente della IV Commissione Consiliare Politiche Europee della Regione Abruzzo, che ha consegnato al politico olandese il dossier sulla legge regionale n.30 del 27 aprile 2017 “Tutela del legittimo affidamento dei concessionari balneari” che porta la firma dello stesso consigliere, al momento all’esame della Corte Costituzionale per impugnativa da parte del Governo, che ha consentito un ricorso in via principale per la dichiarazione di illegittimità costituzionale dell’articolo 3.
Proprio l’articolo in questione è stato al centro dell’intervento di Monticelli, che ha ricordato come esso preveda che i Comuni garantiscono che il rilascio delle nuove concessioni avvenga senza pregiudizio del legittimo affidamento degli imprenditori balneari titolari di concessioni rilasciate anteriormente al 31 dicembre 2009.

 

Il consigliere ha sottolineato che il principio della tutela del legittimo affidamento richiede una valutazione caso per caso che consenta di dimostrare che il titolare dell’autorizzazione poteva legittimamente aspettarsi il rinnovo della propria autorizzazione e ha effettuato i relativi investimenti. Tale principio è stato ribadito nel 2016 anche dalla Corte di Giustizia europea, alla quale viene attribuito il controllo di legittimità su regolamenti e direttive. Se si ricorre ad essa trova applicazione il principio del primato del diritto comunitario su quello interno, dunque è da considerarsi legittima la proroga automatica delle concessioni demaniali.

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