PESCARA. CONSIGLIERE PETRELLI – FORZA ITALIA – SU INVITO A CHIUSURA STUDI MEDICI SPECIALISTICI

“Sospensione temporanea e volontaria delle attività per gli studi medici specialistici del territorio che, rinviando tutte le prestazioni procrastinabili, garantiscano solo le reali urgenze, riducendo al minimo indispensabile anche la movimentazione dell’utenza. È la proposta che, da medico specialista odontoiatra, da cittadino e da amministratore rivolgo ai colleghi e all’Ordine dei Medici di Pescara, quale ulteriore misura spontanea che, in aggiunta a quelle già adottate dalle amministrazioni comunali e regionali, miri a isolare quanto più possibile il Coronavirus, contenendone la diffusione e contribuendo alla sua sconfitta. Io sto già fermando il mio studio odontoiatrico per tutto il tempo che sarà necessario, senza bisogni di ordinanze sindacali, e confido di essere affiancato in questa campagna di sensibilizzazione da altri colleghi”. È la proposta lanciata dal consigliere comunale Ivo Petrelli, medico odontoiatra e presidente della Commissione consiliare permanente Ambiente al Comune di Pescara.

“Credo che sia ormai chiaro come l’unica vera arma di difesa che abbiamo per contrastare il dilagare del Coronavirus sia il suo contenimento – ha sottolineato il consigliere Petrelli -, ovvero bloccare la sua diffusione riducendo le possibilità di trasmissione. Per questo le pubbliche amministrazioni, ovunque, stanno rilanciando gli appelli a chiudere luoghi pubblici, come bar, pub, cinema, teatri che possano favorire la vicinanza e l’incontro tra l’utenza, creando un ambiente favorevole alla diffusione del virus. Ma, almeno in questa fase, è evidente che le pubbliche amministrazioni possono intervenire in modo drastico sul pubblico, chiudendo scuole e impianti sportivi pubblici, limitando l’accesso negli uffici, mentre discorso diverso riguarda i privati. Ed è allora qui che deve entrare in gioco il senso di responsabilità di ciascun cittadino che, nel proprio piccolo, può contribuire a vincere la battaglia che deve vederci tutti protagonisti e partecipi. Per questa ragione rivolgo un invito formale all’Ordine dei Medici e a tutti i miei colleghi che operano nella sanità privata, ovvero sospendiamo temporaneamente le attività dei nostri studi medici specialistici fermando le prestazioni non urgenti e rinviabili di una settimana, quindici o venti giorni. Personalmente ho già avviato la sospensione del mio studio odontoiatrico, sto già comunicando a tutti i miei pazienti il rinvio degli appuntamenti non d’emergenza, a tutela loro, e anche dei miei collaboratori, e questo anche se la mia specializzazione impone già quotidianamente, da sempre, l’uso di presidi sanitari di isolamento, come mascherine per gli occhi, per il viso e la bocca e guanti monouso, virus o meno. Ma ritengo che un’emergenza di tali proporzioni richieda l’adozione di misure drastiche senza la necessità di attendere ordinanze ufficiali o circolari ministeriali, credo sia sufficiente la consapevolezza personale per procedere annullando tutte le prestazioni non d’emergenza e invitare tutta la cittadinanza a uscire di casa solo se strettamente  necessario. Ovviamente potremo tutti continuare a garantire le urgenze, peraltro rimanendo a disposizione anche per consigli o suggerimenti grazie agli strumenti che oggi la tecnologia ci mette a disposizione e che ci permettono di essere sempre connessi. Tale misura, che non determinerà alcun danno né all’immagine della categoria né tantomeno ai nostri pazienti, sarà ulteriormente sintomo di grande senso di responsabilità da parte di tutti i medici, perché contribuiremo a limitare e ridurre gli spostamenti dei cittadini sul territorio, pensiamo che per eseguire un semplice esame devono lasciare casa, trovare parcheggio, comunque raggiungere i nostri studi medici,  magari sostare nelle sale d’attesa con altri soggetti, e poi di nuovo spostarsi per far rientro a casa, frequentando comunque spazi e ambienti diversi. Sono certo – ha aggiunto Petrelli – che il mio appello non cadrà nel vuoto e sono sicuro della sensibilità dei colleghi medici, oggi tutti impegnati collettivamente, senza alcuna esclusione, nel far fronte a quel nemico che è piombato nelle nostre case, nella nostra vita quotidiana, stravolgendola, e che richiede dunque uno sforzo sovrumano e compatto per essere sconfitto. Peraltro il nostro provvedimento sarà un’ulteriore garanzia per le pubbliche amministrazioni che confidano nel nostro aiuto”.

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