Giro d’Italia, scopriamo la tappa abruzzese

Dopo la quarta tappa con arrivo sull’Etna, il #Giro100 vivrà la sua seconda giornata clou in Abruzzo che si presenta al prestigioso appuntamento indossando uno dei suoi abiti più pregiati. A decidere l’esito della nona tappa sarà infatti il mitico Blockhaus, una delle cime simbolo della Corsa Rosa. La salita abruzzese ospiterà il Giro per la sesta volta nella propria storia, a distanza di otto anni dall’ultimo precedente in cui si impose Franco Pellizzotti; prima dell’attuale corridore della Bahrain-Merida solo firme d’autore sul Blockhaus: Eddy Merckx nel 1967, Franco Bitossi nel 1968, Josè Manuel Fuente nel 1972 e Moreno Argentin nel 1984. Il Giro 2017 arriverà ai 1674 metri del Blockhaus (Mammarosa) dal versante nobile di Roccamorice, sulle stesse strade in cui 50 anni fa Merckx fece conoscere al mondo intero il talento che lo trasformò nel “Cannibale” che tutti conoscono.

Prima il mare, poi l’inferno della montagna – Tra mare e montagna. La nona frazione del Giro d’Italia 2017 renderà omaggio all’Abruzzo e alla sua varietà di paesaggi. La partenza sarà però dal Molise, a Montenero di Bisaccia, in provincia di Campobasso. Dopo pochi chilometri dal via la Carovana Rosa entrerà in Abruzzo con un tratto mosso tra San Salvo e Vasto. Da qui si prosegue lungo la splendida Costa dei Trabocchi transitando, tra le altre, per le località di San Vito Chietino e Ortona; al chilometro 76 il gruppo arriverà a Francavilla al Mare da dove si svolterà verso l’interno in direzione Chieti. I corridori arriveranno nella città teatina, sede di arrivo della seconda tappa del primo Giro d’Italia nel lontano 1909 (la lunghissima Bologna-Chieti di 378 km vinta da Giovanni Cuniolo) dopo aver affrontato la prima vera asperità di giornata: una salita di 4,5 km al 4% che si concluderà nella parte alta della città. Da Chieti Alta si scende fino a Chieti Scalo in direzione Scafa passando per Manoppello. Da Scafa inizia ufficialmente la salita verso il Blockhaus con i suoi 27 km divisi sostanzialmente in due parti. I primi 8 km di salita, da Scafa a Roccamorice, presentano una pendenza media del 6/7%; a seguire un tratto di circa 3 km di “mangia e bevi” fino all’Eremo del Santo Spirito. Da qui non si scherza. I restanti 17 km presentano una pendenza media del 9,8%. Numeri alla mano si tratta della salita più impegnativa dell’intero Giro d’Italia 2017. L’arrivo è posto dinanzi all’Hotel Mammarosa a 1674 metri sul livello del mare.

Vietato nascondersi – Tappa breve di 139 km con la salita secca verso il Blockhaus. La storia, soprattutto recente, ci insegna come queste siano le tappe più belle ma anche più pericolose. Su una salita dalle pendenze così impegnative, per i big sarà impossibile nascondersi. La prima parte della tappa lungo la costa abruzzese sarà animata dalla consueta fuga di giornata; i fuggitivi avranno però vita dura negli ultimi 27 km di gara a meno che il gruppo non voglia lasciare ampio spazio e scatenare gli attacchi solo negli ultimissimi chilometri. Sul Blockhaus, però, è facile fare selezione ed è prevedibile una vera battaglia tra i pretendenti alla Maglia Rosa del Giro numero cento. Ultima annotazione: il giorno seguente è previsto il riposo, due giorni dopo è in programma la cronometro di 40 km da Foligno a Montefalco. Qualcuno, soprattutto i meno specialisti (Aru e Quintana?) potrebbe approfittarne per rosicchiare qualcosa agli uomini più adatti alle prove contro il tempo (Nibali?). Ne vedremo delle belle.

Si ringrazia per la collaborazione Maurizio Formichetti

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Luca Pulsoni

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