L'Associazione "Pescara mi piace" chiede interventi urgenti per i liquami nel mare

 

L’Associazione “Pescara mi piace” chiede campionamento urgenti da parte dell’ARTA per il mare della città e che la stessa sia supportata da un altro ente accreditato. “Dopo le analisi ballerine, dopo i risultati a singhiozzo, dopo una stagione estiva cominciata con un divieto di balneazione che ha coinvolto, per la prima volta nella storia della città, ben tre quarti del litorale, dopo la goffaggine dell’Arta sulla divulgazione dei dati, dopo i continui sversamenti dei troppi pieni a fronte di ogni minimo acquazzone estivo, sversamenti puntualmente segnalati dall’impresa che gestisce il depuratore di via Raiale – ha ricordato Foschi  Presidente dell’Associazione-, arriva la sorpresa della vigilia di Ferragosto, ovvero il corto circuito che, a detta di uno stringato comunicato dell’Aca, alle 5 di stamane avrebbe messo fuori gioco ‘una delle elettropompe della golena, causando il blocco dell’impianto di sollevamento e determinando uno versamento nel fiume’. Sempre a detta dell’Aca il danno sarebbe stato riparato in 20 minuti, riportando la situazione nella normalità, ma in realtà di normale qui non c’è nulla”.
“Vorremmo capire – continua il Presidente – quale impianto sia saltato, visto che a Pescara ci sono due golene, quella Nord e quella Sud, ma evidentemente all’Aca non lo sanno. In secondo luogo, chiediamo come sia possibile che nel 2016, dopo aver speso milioni di euro per i lavori di rifacimento delle condotte del famoso DK15, progetto che il sindaco Alessandrini ha ereditato bello e confezionato, e pure finanziato, dalla giunta di centrodestra, oggi si scopre che né il sindaco Alessandrini, né il suo assessore ai Lavori pubblici, hanno pensato di pretendere la previsione di un generatore d’emergenza pronto a entrare in funzione proprio nei casi d’emergenza”.
“Oggi – conclude Foschi – il divieto di balneazione è doveroso, oltre che normativamente obbligatorio. Inoltre, chiediamo all’Aca e al Comune di quantificare e rendere nota l’entità dello sversamento, ovvero verificare quante centinaia di metri cubi di liquami siano stati sversati esattamente nel fiume per l’incidente odierno”.

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