Meteo. Un’intensa area perturbata verso il Mediterraneo: vediamo le conseguenze di questo approfondimento

Meteo Approfondimento. La rapida perturbazione annessa ad una più minuta ondulazione di origine atlantica dal flusso delle correnti occidentali o “Westerlies” sta ancora interessando le nostre regioni meridionali e i Balcani centro-meridionali attraverso una fase di instabilità caratterizzata da nuvolosità variabile, piogge a tratti anche sotto forma di rovescio o temporale. Le condizioni meteorologiche, dopo una lunga fase di bel tempo e una parentesi piovosa autunnale non considerata negli ultimi editoriali per svariate motivazioni, hanno dunque subìto solo un modesto miglioramento successivamente al transitare di un’area moderata e perturbata, a tratti anche intensa, sui settori sopravvento alpini e sui settori costieri, ben distinti da essi, ma lo stesso esposti alla sua destabilizzazione. Il fronte freddo e instabile, avente un ramo di origine nord-atlantica, si è spostato verso est/sud-est, ma questa volta sia il rinforzo dell’Anticiclone delle Azzorre lungo il meridiano di Greenwich che il rinforzo del Vortice d’Islanda, di natura semipermanente, annesso agli indici tele-connettivi, NAO (Northern Atlantic Oscillation) e AO (Arctic Oscillation), accompagnati dalla ENSO positiva (El Niño Southern Oscillation), sono variabili e sono strettamente correlati tra di loro, per tali motivi le masse d’aria in discesa da un indebolimento di una parte del Vortice Polare, inizialmente non giungono pienamente sul Mediterraneo, ma sono deviati e ostacolati, prospettiva che potrebbe mantenersi o che  sembrerebbe risolversi in altri complessi fattori alla fine di questo Inverno, proponendo scenari di miglioramento, ma anche parentesi più perturbate invernali, invece che simil-autunnali e quasi primaverili, che consentono un anticipo di allergeni nell’aria, quasi attingibili ad Aprile e Maggio e un’anticipazione delle meteoropatie, nonché gli effetti che si hanno nell’involucro d’aria che ci circonda, per chi non lo avesse ancora in mente e come ben sapete, il primo strato la Troposfera e tutti gli effetti di smog che abbiamo potuto presagire esservi contenuti all’interno, incluso lo scarico delle circolazioni delle automobili oltre al fatto che i vortici di bassa pressione possono preannunciare la presenza di compensazione a causa dell’iniziale esente convenzione in Inverno e più in Autunno, quest’anno maggiormente con le deviazioni tra gli edifici del Libeccio, dei vuoti d’aria e dei minimi depressionari, ma di nessuna notizia allarmante se non dal punto di vista meteorologico che dovrebbe essere, nonostante tutto, ben più connesso alla Fisica dell’Atmosfera e non soltanto alla Fisica Quantistica, ponendolo maggiormente come argomento di riflessione in noi stessi e di discussione, aprendoci maggiormente dal punto di vista del dialogo.

Evoluzione del tempo

L’area di bassa pressione con un asse della saccatura rivolto da ovest verso est al Mediterraneo centro-occidentale sta consentendo l’avanzare delle isobare e delle isoipse, ma le linee che congiungono aree geografiche che hanno la medesima pressione atmosferica inizieranno di nuovo ad approfondire dalla struttura barica del Vortice d’Islanda di natura barotropica e semipermanente (da vedere manuale di Meteorologia – Alpha Test), di un’altra a tratti anche intensa perturbazione che, roteando in senso antiorario nel nostro emisfero boreale, calamiterà aria più fredda presente solo in quota di origine polare-marittima sulle Alpi e sulle regioni di nord-ovest fino ad estendersi variabile al resto del Nord Italia (cambia il caso in cui potrebbe nevicare con il cuscino freddo non presente). Sul versante alpino, invece, continua a nevicare a causa degli effetti sopravvento dello stau alpino e della disposizione delle correnti d’aria fredda assegnate a noccioli freddi in quota tipicamente attinenti al periodo invernale all’interno dell’Equinozio di Primavera astronomico che ancora, meteorologicamente parlando, non ha fatto il suo ingresso. Tornando a noi, la linea di convergenza tra le due masse d’aria, una instabile di origine atlantica, un nocciolo freddo di origine polare-marittima in quota che resterà in deviazione verso le Alpi, un’altra in convoglio dalle aree mediterranee subtropicali che si farà pregna di umidità dal basso inizierà a favorire convezione lungo il versante tirrenico del Centro-Sud dando luogo a rovesci di pioggia anche di forte intensità, appena dopo un miglioramento su tutto il contesto settentrionale, inclusa la Toscana. Le coste settentrionali tirreniche, inclusa in particolare modo la Toscana, centrali e meridionali dell’Italia, infatti, verranno attraversate dalla parte più intensa della perturbazione appena dopo l’inizio della settimana che viene, ossia tra lunedì e in particolare martedì, in quest’ultima saranno probabili rovesci di pioggia, la cui perturbazione se bloccata ad est, risulterà più recalcitrante, facendo sì che le precipitazioni diano luogo ai temporali auto-rigeneranti, sistemi temporaleschi che localmente daranno luogo a piogge anche di forte intensità. Continuerà a nevicare su Alpi e Prealpi fino a quote relativamente basse per il periodo, le quali dovrebbero assumere sembianze invernali, tuttavia esse sembrano essere utopiche anche quest’anno e relativamente miti. Le correnti d’aria saranno in rotazione da Libeccio a Maestrale, vento maestro, che soffia su tutto il bacino del Mediterraneo e solo diversi giorni a seguire saranno di nuovo da est/sud-est, presentandosi di Ostro (da sud) e di Scirocco (da sud-est).

Il maltempo che il sistema perturbato arrecherà dalla giornata di martedì, sarà caratterizzato da piogge moderate, localmente forti solo sul settore centro-occidentale e meridionale, anche sulla nostra regione Abruzzo e coinvolgerà tutta l’Italia centrale e meridionale tra martedì e mercoledì. Facendo riferimento al nostro territorio marsicano, sul versante occidentale dell’Abruzzo le piogge saranno tra il moderato e il forte e in Appennino, nonché sulle nostre montagne facenti parte del comprensorio le nevicate saranno fino a quote medio-alte per il periodo. Nel corso del fine settimana, alimentato dalle acque più tiepide superficiali dal Mar Mediterraneo e dei suoi bacini, come accade e se dovesse avvenire in genere in Autunno, più lentamente rispetto alla terraferma, il vortice di bassa pressione rimarrà bloccato sul Mediterraneo centro-orientale dando origine ad una depressione extratropicale che potrebbe favorire rovesci di pioggia più intensi, la cui natura di “nubifragio”, seguendo occhi più esperti e parlandone come sempre insieme, resta tuttora da valutare nel dettaglio. L’isolamento della depressione meteorologica di natura nord-atlantica concernerà non solo le regioni meridionali, facendo sì che le condizioni meteorologiche risultino spiccatamente variabili al Centro-Sud e in modesto miglioramento al Nord, ma anche dai temporali localmente anche molto intensi sulle due Isole Maggiori, in particolare sulla Sicilia e sulla Sardegna, in particolare sul settore occidentale della Sicilia e meridionale della Sardegna. Tuttavia, sarebbe meglio attendere un focus dell’evoluzione meteo per queste ultime giornate della metà della settimana di cui, qualora fosse ancora possibile, grazie alla stima espressa negli ultimi tempi e reciproca di persone più esperte che ho potuto incontrare, ne torneremo a parlare nel prossimo aggiornamento meteo in forma scritta.

Vi ringrazio ancora molto.

Fonte immagine dell’articolo meteo: https://www.giornaletrentino.it/cronaca/primi-temporali-sul-trentino-pioggia-e-forte-vento-1.2951646

Riccardo Cicchetti 

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