Pescara. Fratelli d’Italia attacca:” sottopasso tra via Ferrari e via De Gasperi va murato”

“Il sottopasso ferroviario tra via Ferrari e via de Gasperi è un tugurio, rifugio per disperati e senzatetto, e va murato. Lo prevede l’ordinanza numero 109 firmata dall’ex vicesindaco Del Vecchio il 28 giugno 2016, mai revocata, e a oggi rimasta disattesa, nonostante le promesse del sindaco Alessandrini dell’agosto scorso quando, dentro quel tunnel, ha trovato la morte una giovane di 33 anni. Un episodio che aveva sconvolto la comunità e dinanzi alla famiglia di quella giovane lo stesso Alessandrini aveva promesso la chiusura dell’area, al fine di renderla inaccessibile, salvo poi dimenticare le proprie parole. Oggi la situazione è divenuta intollerabile e per questa ragione Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale rivolgerà la propria istanza al nuovo prefetto Gerardina Basilicata, sollecitando il suo intervento istituzionale nei confronti di un’amministrazione comunale inadempiente”. Lo ha annunciato Armando Foschi, coordinatore provinciale e portavoce di Fratelli d’Italia.

“Il 28 giugno 2016, dunque ben diciotto mesi fa, l’allora vicesindaco Del Vecchio firmò un dispositivo chiaro, un’ordinanza contingibile e urgente nella quale si dettavano chiaramente gli atti da compiere al fine di restituire sicurezza a quel tunnel ferroviario divenuto terra di nessuno – ha ricordato il Coordinatore Foschi -. Il provvedimento faceva seguito alla precedente ordinanza con la quale il sindaco Alessandrini aveva ordinato lo sgombero del mercatino degli extracomunitari sulle aree di risulta, a ridosso del muro ferroviario. Dopo la recinzione dell’area, gli extracomunitari che in precedenza occupavano abusivamente l’area di risulta si erano riversati in  massa negli spazi limitrofi, generando situazioni di degrado, occupando, fra l’altro, proprio l’area del sottopasso ferroviario situato tra via Ferrari e via De Gasperi-via della Stazione Ferroviaria, di proprietà delle Ferrovie e nella disponibilità del Comune, intercluso al pubblico transito attraverso opere murarie sul versante di via De Gasperi che, impedendo la visibilità degli spazi interni, hanno favorito il ripetersi di episodi di degrado anche grazie all’assenza di illuminazione. Di notte quel tunnel era diventato rifugio per disperati che vi dormivano su giacigli di fortuna, cartoni, vecchie coperte raccolte qua e là, materassi raccattati vicino ai cassonetti, di giorno l’area era divenuto spazio di traffici di ogni genere. A fronte di una tale situazione di rischio e pericolo, comunque anticamera di possibili eventi delittuosi, l’ex vicesindaco Del Vecchio aveva firmato l’ordinanza numero 109, mai revocata, con la quale si è ordinato l’allontanamento di tutti i soggetti che occupavano abusivamente il tunnel ferroviario, e la contestuale messa in sicurezza e riqualificazione delle aree, dando incarico al settore Lavori pubblici del Comune di assumere le iniziative necessarie. Da quell’ordinanza sono trascorsi inizialmente 14 mesi senza che il documento venisse applicato e il 30 agosto 2017, dunque quattro mesi fa, all’interno del tunnel ha trovato la morte una donna di appena 33 anni, una giovane che aveva problemi e che aveva trovato rifugio in quel sottopasso, dove però mai sarebbe riuscita a entrare semmai il Comune avesse rispettato la propria ordinanza mettendo in sicurezza l’area adottando tutti gli accorgimenti necessari per rendere inaccessibile il tunnel. E tutti ricordiamo le promesse inutili del sindaco Alessandrini alla famiglia della ragazza alla quale, a fronte della tragedia, ha promesso di murare il sottopasso per impedire che altri potessero trovarvi la propria fine. Da quel momento sono trascorsi altri quattro mesi e il sottopasso è ancora aperto, accessibile e anzi, con l’arrivo delle temperature gelide, è di nuovo il riparo notturno per decine di senzatetto e disperati, privi di aiuto, che nel sottopasso cercano un giaciglio e un conforto dal vento freddo. Una condizione indegna di una città civile e che oggi è inaccettabile: l’accesso al tunnel va interdetto prima che ci scappi un’altra vittima e va trovato un rifugio per i senzatetto. L’ordinanza c’è, ci chiediamo perché non venga semplicemente applicata – ha aggiunto il portavoce Foschi -, A questo punto è chiaro che investiremo della problematica il neo-prefetto sollecitando il suo intervento istituzionale per ripristinare il rispetto delle regole a Pescara”.

 

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