Pescara: latitante arrestato in Francia dalla Polizia di Stato

Si tratta di uno specialista delle truffe che ha imperversato per anni tra Abruzzo, Marche e Friuli.

Per sfuggire ad una serie di condanne emesse nei suoi confronti si nascondeva a Parigi.

Ieri mattina, la Polizia francese, in stretta collaborazione con il Servizio Interpol, il Servizio Centrale Operativo del Dipartimento della Pubblica Sicurezza e la Squadra Mobile della Questura di Pescara, ha tratto in arresto S. C., nato ad Montegiorgio (AP), classe’51, destinatario di un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso lo scorso dicembre dalla Procura della Repubblica di Pordenone.

L’uomo, che deve scontare una pena di 6 anni e 2 mesi di reclusione – avendo riportato ben dieci condanne per i reati di bancarotta fraudolenta, truffa, appropriazione indebita, insolvenza fraudolenta e violazione degli obblighi di assistenza familiare, commessi tra il 2000 e il 2008, tra Abruzzo, Marche e Friuli – ha tentato di sottrarsi alla cattura riparando in Francia con la sua famiglia, dove si è dato alla latitanza, riuscendo a muoversi indisturbato.

Sulle sue tracce si  è però messa subito la Squadra Mobile della Questura di Pescara, che coordinata dalla Procura di Pordenone, ha avviato una complessa attività investigativa, nel corso della quale sono stati pedinati conoscenti e familiari del C. e sono state sottoposte ad intercettazione alcune utenze telefoniche, anche estere, utilizzate per tenere i contatti con il latitante.

Gli accertamenti condotti a ritmo serrato, grazie alla cooperazione internazionale con la Polizia francese, hanno quindi consentito di localizzare con certezza il C. nella città di Parigi.

E’ stato quindi emesso dal Procuratore di Pordenone un Mandato di Arresto Europeo, provvedimento necessario per poter procedere alla cattura anche in altro Paese aderente all’Unione Europea e richiedere di conseguenza l’estradizione in Italia.

La Polizia di Stato ha quindi fornito ai colleghi francesi ogni informazione utile ad individuare con certezza il C., trasmettendo anche le sue foto.

Lo scambio di informazioni investigative ha così permesso di porre fine alla latitanza dell’uomo, che veniva riconosciuto e tratto in arresto proprio a Parigi. C. viveva in un appartamento in centro preso in affitto, al cui proprietario aveva raccontato di essere un giornalista, mostrandogli anche una falsa dichiarazione dei redditi da 175.000 euro, ma non pagando alcun canone.

Nei prossimi giorni il C. sarà estradato in Italia dove sconterà la sua condanna.

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