San Benedetto, D’Orazio: “Auspico clima più tranquillo, sulle scuole portiamo risultati”

“Ho piena fiducia negli inquirenti, sono in corso delle indagini e sembra ci sia anche qualche testimonianza”. Queste le parole del sindaco di San Benedetto dei Marsi, in merito alle scritte a lui rivolte apparse sulle pareti dell’edificio comunale la scorsa settimana.

“Mi auguro che l’autore venga individuato. Ci tengo a dire  – spiega D’Orazio – che non siamo per niente intimiditi da questi gesti, l’amministrazione continuerà ad andare avanti nel suo percorso, soprattutto per quanto riguarda la questione delle scuole. Qualcuno ha avuto questa fantastica idea, proprio all’indomani del finanziamento di 4 milioni e mezzo: abbiamo dato risposta con fatti concreti, ci auguriamo da adesso in poi che il clima si stabilizzi e che ci sia a San Benedetto maggiore tranquillità. Le preoccupazioni dei genitori sono legittime, stiamo rispondendo con un lavoro concreto. Abbiamo avuto comunicazione ufficiale dall’USRC che ci hanno accettato l’istruttoria ed hanno dato parere favorevole, per cui ci hanno ammesso a finanziamento per 4 milioni 543 mila euro. Invito i miei concittadini a non concentrarsi tanto su personaggi piccoli che fanno solo male al paese, ma sulla realtà dei fatti”.

La questione scuole è sempre al centro del dibattito politico marsicano. Da quel grande progetto che avrebbe dovuto vedere la compartecipazione di tutti i centri della Marsica Est, si è giunti alle soluzioni individuali. Ma secondo D’Orazio, c’è stata cecità da parte di alcuni attori politici e di parte della stampa.

“Pescina, per fare un esempio, ha spostato l’asilo a Collarmele, ha fatto i doppi turni per alcune settimane, adesso ha i ragazzi nei MUSP. Ciononostante ho notato che ci sono alcuni personaggi che hanno preferito parlare solo di me, che invece ho le scuole sicure”.

Sul tema del grande campus che si prospettava diversi mesi fa, D’Orazio dice di esser sempre stato d’accordo alla sua realizzazione, ma di non aver apprezzato il modo in cui solo parte degli amministratori locali si siano riuniti facendosi poi portavoce anche di quelli che non erano a conoscenza della loro volontà di costruire l’edificio a Collarmele: “Io ho fatto una delibera di Consiglio Comunale dove ho espresso la nostra volontà a realizzare un campus in comune con gli altri paesi, e lì la legge prevedeva che dovesse essere eretto su di un terreno di proprietà pubblica: noi all’epoca demmo la disponibilità alla realizzazione in quel di San Benedetto perché avevamo sia il terreno pubblico, sia lo stanziamento programmatico dei soldi. Sarebbe stato eretto a metà strada tra Pescina e San Benedetto, in una posizione baricentrica tra i Comuni. Si badi bene, non ho dato l’ aut-aut, ho semplicemente ragionato che sarebbe stato opportuno costruirlo lì anziché altrove, anche perché a San Benedetto io ho 280 studenti ed un solo pulmino: come avrei fatto a spostare 280 bambini a Collarmele? Sarebbe stato più opportuno, è ovvio, ergere l’edificio tra San Benedetto e Pescina, che tra l’altro sono i paesi con la popolazione scolastica maggiore. La scelta di alcuni si è dimostrata fallimentare, fatto sostenuto poi anche da altri colleghi della Marsica Est che si sono detti assolutamente contrari al progetto”.

Per quanto riguarda la scelta di adeguare le vecchie scuole piuttosto che costruirne di nuove a San Benedetto, D’Orazio spiega che c’è la decisione è stata ponderata a seconda della convenienza economica: “Il Decreto 89/2011 prevedeva lo stanziamento di fondi dopo il sisma del 2009, ma per poterli prendere bisognava dimostrare un nesso di causa tra i danni subiti e la convenienza economica rispetto alle riparazioni, altrimenti si correva il rischio di essere denunciati alla Procura della Corte dei Conti. Chi mi ha preceduto non ha fatto nessuna verifica. Io ho ereditato un comune che aveva superato la soglia di indebitamento massimo”.

“Tuttavia – spiega il sindaco – dopo aver fatto tutto quanto opportuno, rispetto al progetto che mi sono ritrovato, conveniva riparare le vecchie. Il progetto della scuola nuova è stato bocciato dall’USRC perché non aveva il requisito della convenienza economica: per la scuola nuova infatti, con 2 milioni si sarebbe potuto costruire un edificio di 600 mq al costo di 35oo euro al mq, invece per adeguare 4000mq spendiamo 3milioni 139 mila euro, quindi 750 euro al mq, cinque volte in meno rispetto alla realizzazione della nuova scuola. Chi può obiettare?”.

 

“Inoltre – ha proseguito il sindaco di San Benedetto – la scuola nuova sarebbe stata ubicata all’interno di una zona che è in parte del Comune, in parte della Provincia ed in parte della Regione, sottoposta tra l’altro a zona parco verde urbano, quindi bisognava fare la variante nel piano regolatore. Come si è fatto a far fare un progetto definitivo su di un terreno che è solo in parte di tua proprietà e senza fare la variante al piano regolatore?”.

“In ultimo, voglio ricordare che è stato fatto un progetto di 200mila, affidato a 3 professionisti del posto, a 3 giorni dalle elezioni per una scuola da 2 milioni a 100. Vi sembra normale tutto ciò? E’ mia intenzione portare queste notizie all’attenzione dei miei concittadini, affinché si ristabilisca un clima di serenità”.

 

Redazione ilfaro24.it

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