Terremoto L’Aquila 2009, il deputato Mdp Gianni Melilla interroga il governo sui risarcimenti

Interrogazione a risposta in Aula
Al Presidente del Consiglio dei Ministri
Per sapere-premesso che:
Il Governo ha chiesto ai familiari delle vittime del terremoto de L’Aquila la restituzione dei pagamenti effettuati a seguito della sentenza numero 380 del 2012 depositata il 18 gennaio 2013 nel procedimento penale contro la commissione Grandi Rischi, organo scientifico della Presidenza del Consiglio dei Ministri. L’ accusa come è noto era di aver rassicurato la popolazione dopo la riunione del 31 marzo 2009, a pochi giorni dalla catastrofe che distrusse L’Aquila.
I risarcimenti furono a seguito delle condanne immediatamente esecutive, a prescindere dai processi civili in corso.
Ma il 10 novembre 2014 la sentenza è stata riformata in appello e 6 dei luminari sono stati assolti, mentre è stato condannato il braccio destro dell’allora capo della Protezione civile.
Il 20 novembre 2015 la Cassazione ha confermato la sentenza d’Appello.
La Presidenza del Consiglio dei Ministri é andata subito ad aggredire le parti civili intimando la restituzione dei soldi elargiti. Anche con atti di messa in mora e intimazione di pagamenti immediati.
La sentenza di appello non ha revocato le provvisionali.
Sulle responsabilità della commissione Grandi Rischi ci sono inoltre cause civili  in corso.
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Se non ritenga doveroso sospendere ai familiari delle vittime le richieste di restituzione delle somme versate “…oltre gli interessi calcolati dal dì del percepimento…”, in attesa della definizione del contenzioso civile, per evidenti ragioni istituzionali, di ragionevolezza e anche di umanità nei confronti di persone duramente colpite dalla morte dei loro cari.

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