A L’Aquila si respira aria da Festival

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Nel cuore della città una sola location per l’undicesima edizione di L’Aquila Film Festival,  l’Auditorium del Parco progettato da Renzo Piano. Si aprono le porte della sala e si accolgono appassionati cinefili , studenti e curiosi. Non c’è tappeto rosso ma l’atmosfera è proprio da Festival. La città sfodera tutte le sue armi per interessare, srotolando un calendario di eventi da Ottobre fino a Maggio che non si può ignorare.

Il cuore del programma come ogni anno prevede un concorso internazionale  aperto solo a opere prime e seconde di registi provenienti da ogni parte del mondo, un concorso internazionale di opere inedite, 6 miniretrospettive di registi e attori, una rassegna di cinema europeo, due incontri di cinema e letteratura, un evento speciale con il Conservatorio dell’Aquila “Casella”, sul Cinema Muto. Tra lungometraggi, corti, documentari, film d’animazione,  il Festival  promuove la conoscenza e la diffusione di prodotti  di alto valore artistico. E così è stato per le prime due proiezioni , LO AND BEHOLD e HUMAN. Due grandi registi, Werner Herzog e Yann Arthus-Bertrand.
Ma il Festival non è solo cinema. L’idea è anche quella  di far incontrare registi e pubblico. Un’occasione culturale e sociale diretta a un’idea di cinema aperto che sappia mettersi in discussione. La città si trasforma  in un luogo di incontri e di conoscenza, approfondimento e ricerca che contribuisce alla crescita culturale dell’intera  comunità e si afferma  come uno degli appuntamenti più attesi. Progetta, realizza e assegna il “Premio Solo” ai vincitori dei suoi concorsi internazionali di opere inedite, opere prime o seconde e cortometraggi.
Ospita grandi autori e attori tra i quali, Paolo Sorrentino, Ferzan Ozpetek, Roberto Herlitzka, Ivan Cotroneo, Giuseppe Piccioni, Bellocchio, Martone, Garrone , nomi importanti segno della crescita di stima verso L’Aquila Film Festival.

 

L.P.

 

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