AVEZZANO. ESEGUITE MISURE DETENTIVE NEI CONFRONTI DI DUE PREGIUDIATI DI ORGINE MAROCCHINA INDIZIATI DI SPACCIO DI SOSTANZE STUPEFACENTI

Nella mattinata odierna, personale del Settore Anticrimine e della Squadra Volante del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Avezzano ha dato esecuzione a due ordinanze  di applicazione di misura cautelare in carcere a carico di A. K., 42enne, e di A. S.. 30enne, entrambi di  nazionalità Marocchina dimoranti nella Marsica, emesse dal G.I.P. presso il locale Tribunale, D.ssa M. Proia, su richiesta dal P.M. della Procura di Avezzano, D.ssa E. Labanti.

Le ricerche avviate dalle prime luci dell’alba, hanno permesso di rintracciare immediatamente il trentenne ad Avezzano, mentre l’altro arrestato è stato individuato a seguito di una  articolata attività di localizzazione che ne ha consentito la cattura, dopo alcune ore, all’interno di una struttura ricettiva della Città.   

Le misure emesse sono scaturite da complesse indagini condotte dalla Squadra Anticrimine del Commissariato,  originate da un controllo effettuato dagli operatori nel marzo del 2021 nel corso del quale era stato identificato un uomo di origine marocchina (A. K.) che, poco prima di darsi alla fuga, aveva gettato alcune dosi di stupefacente, del tipo cocaina. Nell’occasione era stato fermato ed identificato l’acquirente.

Le successive indagini, sia di tipo tecnico,  con l’acquisizione e la verifica dei tabulati telefonici delle schede in uso agli indagati, che attraverso l’assunzione di informazioni da parte di numerosi tossicodipendenti, tutti di nazionalità italiana hanno permesso di ricostruire l’attività criminosa posta in essere da parte dei due cittadini extracomunitari.

In particolare sono stati accertati acquisti di stupefacente, con frequenza anche di  tre volte a settimana, da parte dei suddetti acquirenti che contattavano gli spacciatori su un numero di cellulare dedicato ed individuato nel corso delle indagini.

Ai due cittadini marocchini è stato contestato, in concorso tra loro, il reato di spaccio di sostanze stupefacenti continuato previsto e punito dall’art. 73 del D.P.R. 309 del 1990.

Nel corso delle indagini è stato identificato anche un terzo connazionale, formalmente indagato, la cui posizione è al vaglio della Procura della Repubblica.

Dopo gli adempimenti di rito gli arrestati sono  stati tradotti in carcere a  disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente.

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