BRUCIA L’ABRUZZO, PEZZOPANE: ASSASSINI AMBIENTALI VANNO FERMATI

“Mentre scrivo esplodono altri incendi a Prezza, Cocullo, chiamano anche da Anversa degli Abruzzi. Una tragedia. Con Luciano D’Alfonso, chiamiamo Palazzo Chigi. Chiediamo aiuto. Servono altri aerei, che vengano anche dai paesi amici a spegnere questo fuoco avvelenato. Continueremo a trovare ogni soluzione,ma bisogna fermarli questi assassini. Appena si spegne un fuoco, ne parte un altro.” E’ quanto scrive la senatrice Stefania Pezzopane su Facebook, palesemente indignata per i roghi che stanno distruggendo la nostra verde Regione.
“Non si finisce di ringraziare tutte le persone che, da giorni, stanno lavorando senza sosta per salvare il patrimonio naturale della nostra regione, Vigili del fuoco, Carabinieri Forestali, Protezione civile, Esercito ma anche cittadini e volontari che hanno deciso di dare il loro contributo. Ma serve ancora, serve tutto. 
Serve ovunque. Forse servono anche strumenti nuovi – prosegue la Pezzopane – non sono solo pazzi piromani, c’è un disegno criminale. 
Mi rivolgo al Ministro dell’Interno, al Ministro della Giustizia, agli organi della Magistratura e delle forze dell’Ordine. Serve una strategia coordinata tra procure ed ogni altro utile organismo. Non sono fatti scollegati l’uno dall’altro, potrebbe esserci un disegno criminale superiore, un voler mettere in scacco le istituzioni, alimentare bisogni dentro cui collocare malaffare. Chiedo con energia che si compia ogni sforzo per rintracciare gli autori dei roghi e li si sottoponga a una rigorosa attività giudiziaria. In questo senso rivolgo un appello alla magistratura, affinché indaghi sulla possibilità che vi sia un unico disegno criminoso dietro la sequenza di fuoco che sta interessando il nostro territorio. Desta sospetto la scientificità con cui vengono innescate le fiamme, in luoghi così lontani tra loro da richiedere una dispersione di uomini e mezzi su una vasta area.
E’ noto che dietro un incendio possono esserci diversi motivi, che spaziano dalla piromania alla speculazione agraria passando per la necessità di lavoro per alcune categorie. Al momento non si hanno certezze ma si possono elaborare ipotesi; l’unica evidenza è che nell’estate in corso l’Abruzzo è bersagliato da episodi di violenza ignea come mai prima nella sua storia.”

“I roghi – spiega la senatrice – nascono senza soluzione di continuità, e occorre tenere conto del fatto che la combinazione tra fuoco, alta quota, legna secca e assenza di pioggia eleva a potenza la distruttività degli eventi. Nei prossimi giorni presenterò un’interrogazione urgente per verificare anche se ci sono stati errori e mancanze nei primi giorni da parte dei DOS locali e se ci sono responsabilità nella gestione di questi incendi. Le nostre montagne bruciano, vengono distrutte. Lo stato di emergenza deve continuare fin quando verrà spenta l’ultima piccola fiamma. Non possiamo permetterci rallentamenti o distrazioni. Ed ognuno deve fare il proprio dovere. Bisogna lavorare uniti per mettere fine a questo disastro ambientale e sarà necessario prevedere pene più stringenti per gli autori di questi “attentati” alle nostre bellezze naturali e alla nostra salute. Siamo di fronte ad assassini ambientali e come tali vanno trattati”.

 

Redazione

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