CELANO. LA CITTÀ PERDE UNA DELLE SUE FIGURE STORICHE, È MORTO DON CLAUDIO RANIERI

di Dante Cardamone

Lutto a Celano e nella marsica per la scomparsa di Don Claudio Ranieri, storico parroco della città, sacerdote rivoluzionario, amante dell’arte, dei giovani e sempre in prima linea nel denunciare anche gli aspetti negativi della società.

“ Oggi”, ieri ndr “alle 21.24 il nostro amato don Claudio Ranieri è tornato alla casa del Padre”, ha scritto in un post Don Ilvio Giandomenico Parroco di Celano. “È il primo venerdì del mese, dedicato al Sacro Cuore, titolare della sua prima parrocchia. Ci stringiamo ai familiari nella preghiera e nella gratitudine al Signore”.

Una notizia che ha suscitato profonda commozione non solo a Celano, ma nell’intero comprensorio marsicano. Don Claudio Ranieri ha rappresentato per la storia della su Celano, una figura di peso, un personaggio importante, a lui si devono tantissime rivoluzione che nel corso degli anni hanno cambiato il costume e gli usi della Città.

Ordinato sacerdote a Don Claudio venne affidata la nuova chiesa del Sacro Cuore nel rione Vaschette. Una prima importante sfida che fece capire fin da allora di che pasta era  fatto questo sacerdote. Rimase alla guida della neo parrocchia per 18 anni, periodo nel quale non solo riuscì ad imporsi come figura religiosa, ma che lo vide impegnato nel costruire nel popoloso quartiere una palestra ed un campo di calcio per i giovani. Giovani che lui ha sempre amato e difeso anche negli anni successivi. 

Dopo 18 anni venne trasferito nella parrocchia di San Giovanni dove vi è rimasto per 38 anni ad officiare  un’attività pastorale intensa fino al 2018 quando gli è subentrato don Ilvio Giandomenico.

38 anni in cui ha stravolto Celano, tra le sue prime iniziative quella della fondazione dell’ACR, nella quale hanno confluito generazioni di ragazzi oggi donne e uomini che lo piangono. Un’altra grande rivoluzione, quella di aver voluto che i giovani diventassero protagonisti nella confraternite.

Taglienti e decise le sue omelie nelle quali non esitava a denunciare fatti poco piacevoli che riguardavano la città, la droga, il degrado giovanile, l’assenza in alcuni casi delle istituzioni, Don Claudio le denunciava senza alcun timore.

Nel corso della sua vita ha ricoperto l’incarico di responsabile dei beni culturali ecclesiastici della Cei per Abruzzo e Molise (Conferenza episcopale italiana).

A lui si deve la creazione della mostra triennale d’arte sacra nei locali del castello Piccolomini, divenuta in breve un punto di riferimento nazionale.  

La salma sarà esposta nella parrocchia di San Giovanni Battista a partire da domani, dalle ore 8.00 alle ore 22.00 e la domenica a partire dalle ore 8.00.

I funerali saranno celebrati domenica 5 novembre alle ore 15.00 nella Parrocchia San Giovanni. Questa sarà l’unica celebrazione domenicale in parrocchia.

La Santa Messa di riuscita sarà celebrata domenica 12 novembre alle ore 11.00 nella Parrocchia S. Cuore.

Domani alle ore 20.00 ci sarà una veglia di preghiera animata dai giovani.

Alle ore 21.00 ci sarà la preghiera del Rosario.

Celano oggi perde uno dei suoi figli migliori.

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