EX SINDACO DI PANGRAZIO NOMINATO RESPONSABILE DAL NEO PRESIDENTE DELLA PROVINCIA CARUSO

E’ il primo atto ufficiale del neo eletto Presidente della provincia dell’aquila Angelo Caruso ed è già polemica. Atto numero 18678 emanato in data 3 agosto 2017 che così recita:
“RITENUTO, ai fini dell’efficacia ed efficienza dell’azione della pubblica amministrazione e, nell’interesse pubblico generale, conferire al Dott. Giovanni Di Pangrazio l’incarico di responsabile dell’ufficio di diretta collaborazione del Presidente; D I S P O N E Per tutto quanto esposto in premessa Di conferire al Dott. Giovanni Di Pangrazio, per la durata del mandato presidenziale ed in attesa di una riorganizzazione dell’ente in linea con le azioni politico-programmatiche della nuova amministrazione, e di una consequenziale riassegnazione degli incarichi dirigenziali, l’incarico di responsabile dell’ufficio di diretta collaborazione del Presidente ai sensi dell’art. 90 D.lgs. 267/2000.”
Un trattamento economico che dovrebbe aggirarsi sui 100.000 € con mansioni che spaziano dalla cura dei rapporti con la Regione Abruzzo al fine di definire la riassegnazione alla Provincia della titolarità della materia Energia e di Controllo sugli impianti termici e redazione di una proposta di gestione del servizio adeguata al contesto e connotata ai canoni di efficienza e di convenienza economica, nonché cura dei rapporti con la Regione Abruzzo al fine della riassegnazione di eventuali altre funzioni alla Provincia Alla cura dei rapporti con le istituzioni nazionali, regionali e locali e con le Università ed enti formativi Fino alla consulenza ed assistenza agli enti locali della Provincia.
Un documento che però ha già registayo le prime prese di posizioni come quelle di un altro neo eletto, il consigliere comunale di Avezzano Massimo Verrecchia che dichiara “Niente di personale contro Di Pangrazio che ha pieno diritto a tornare a lavorare. Del resto si presentò come tecnico prestato alla politica ed è ora che la politica lo restituisca al suo lavoro, ma l’incarico che Caruso gli ha conferito è uno sconcertante premio politico che mortifica tutti coloro che hanno individuato Caruso come candidato alla presidenza e lo hanno sostenuto. La camicia che Caruso ha confezionato per Di Pangrazio, o viceversa, è un ruolo politico inopportuno quanto spropositato che va dalle funzioni di indirizzo e controllo attribuite dalla legge agli organi di governo dell’ente sino, addirittura, al ruolo di rappresentanza del presidente, di cui diventa diretto collaboratore, factotum e portavoce unico nei rapporti con la Regione, con le istituzioni nazionali, regionali, con le università e gli enti formativi pubblici. Appare in tutta evidenza che si tratta di deleghe politiche che avrebbero dovuto essere assegnate, semmai, ai consiglieri provinciali eletti, che questa stravagante norma ha ridimensionato e che invece andrebbero valorizzati perché rappresentano il territorio, come ha confermato il largo consenso che hanno ricevuto in queste elezioni”.

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