INCHIESTA COMUNE DI PESCARA:  PETTINARI “INACCETTABILE LEGGERE DI DROGA, APPALTI TRUCCATI E FINANZIAMENTI ILLECITI. LA POLITICA ONESTA DIA UN SEGNALE FORTE” 

“Si aggrava di giorno in giorno lo scenario delle inchieste che coinvolgono il Comune di Pescara e alcuni esponenti della politica regionale. Dalle indagini di ieri agli arresti di oggi, il quadro è allarmante. Sono mesi che chiedo al Consiglio regionale di affrontare il tema delle grandi inchieste nella sede istituzionale, ho presentato anche una richiesta formale di Consiglio regionale straordinario sul tema. Richiesta che però è stata bloccata e sostenuta solo dai miei colleghi del M5S e da altri due di minoranza, mentre altri esponenti dell’opposizione e, ovviamente, della maggioranza di centrodestra, non hanno voluto sottoscriverla, affossando l’iter burocratico previsto dal regolamento per la richiesta.  Eppure di queste inchieste si deve parlare, e si deve fare nelle sedi istituzionali!

Nonostante il grande lavoro della Guardia di Finanza, della Polizia Giudiziaria e della Procura della Repubblica, infatti, sono fermamente convinto che anche la politica debba fare la sua parte” ad affermarlo è il Vicepresidente del Consiglio regionale Domenico Pettinari da sempre in prima linea per affermare i principi di legalità, trasparenza e anticorruzione all’interno della Pubblica Amministrazione.

“Quello che sta accendendo nel Comune di Pescara e in Abruzzo getta un’ombra sulle Istituzioni, che invece dovrebbero sempre dare il buon esempio. Non stiamo parlando di reati secondari: nella nota diffusa dalla Guardia di finanza leggiamo parole come droga, che sarebbe stata consumata negli uffici comunali di Pescara e all’interno di vetture di proprietà del Comune, di favoritismi agli imprenditori amici su appalti, di assunzioni e di richieste per finanziamenti illeciti a politici locali per sostenere le elezioni politiche del 2022 e di presunti illeciti sull’utilizzo dei fondi del PNRR per ben 5 milioni di euro. Una situazione gravissima giustamente definita dalla GDF come “allarme rosso”. Confido nella magistratura affinché presto si faccia la dovuta chiarezza, ma voglio spronare ancora una volta la politica a fare tutto quanto necessario per offrire strumenti e sostegno agli organi investigativi” conclude. 

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