L’ATROCE STORIA DELLE CAMERE A GAS, NEI CAMPI DI CONCENTRAMENTO

QUANDO L’ORRORE DEGLI AGUZZINI NON EBBE MAI FINE

I tedeschi incominciarono a sperimentare nuove tecniche per l’eliminazione degli Ebrei,nella primavera del 1942, e di altri oppositori. Una tecnica sulla quale inizialmente si contava molto era quella degli “autocarri a gas“: mediante una semplice deviazione applicata al tubo di scappamento di un autocarro, il monossido di carbonio prodotto dal motore Diesel veniva convogliato nel cassone posteriore, ermeticamente chiuso, nel quale erano stati stipati dai cinquanta ai sessanta prigionieri.
La tecnica degli “autocarri a gas”, non soddisfo’ molto le aspettative naziste, per la piccola quantità di morti. I Nazisti volevano una tecnica di uccsione di massa piu’ ampia.

Nell’autunno del 1941, ad Auschwitz, venne messa a punto, quasi per caso, una nuova tecnica per lo sterminio sistematico. L’idea venne al comandante del campo, Rudolf Höss e venne tecnicamente realizzata dall’ufficiale SS Kurt Gerstein: poiché nel campo erano presenti ingenti scorte di un gas a base di acido prussico, denominato Zyklon B, che serviva per disinfestare le baracche e le divise dei prigionieri dai parassiti, si pensò che avrebbe potuto servire anche per l’eliminazione dei prigionieri. Zyklon B era il nome commerciale di un agente fumigante a base di acido cianidrico.

Il primo esperimento avvenne a  Birkenau. I locali nei quali era stata eseguita la prova vennero resi stagni e provvisti di porte molto solide, in grado di contenere l’eventuale pressione di centinaia di prigionieri. Nel giugno del 1942 una piccola casa colonica di Birkenau fu adattata con camere a gas e destinata all’eliminazione degli Ebrei inabili al lavoro. Nel frattempo, nuovi esperimenti consentirono di dosare il gas in modo più efficace e già nel luglio del 1942 incominciarono ad affluire ad Auschwitz da tutta l’Europa occupata convogli di Ebrei destinati all’eliminazione.
Data l’insufficienza delle due camere a gas esistenti, venne appaltata alla ditta “Topf & Söhne” di Erfurt la costruzione di altri due impianti. I tecnici della “Topf & Söhne” ebbero l’idea di raggruppare nei medesimi edifici le camere a gas e i forni crematori necessari per lo smaltimento dei cadaveri. Entro il mese di aprile 1943 furono completati i complessi denominati “Krema IV” e “Krema V“.

Sulla base delle dichiarazioni di Rudolf Höss e delle ricerche storiografiche effettuate nel dopoguerra, si calcola che tra l’estate del 1942 e la fine di novembre del 1944, quando Himmler diede l’ordine verbale di sospendere gli omicidi con il gas, siano stati uccisi nelle camere a gas di Auschwitz circa 1.000.000 di Ebrei con esecuzione immediata (cioè subito dopo l’arrivo dei treni che li trasportavano nel campo) e circa 300.000 detenuti immatricolati, tra i quali molti non-Ebrei (in una sola notte, nell’agosto del 1944, vennero “gasati” circa 4.000 zingari). In alcuni periodi, per esempio tra il maggio e il giugno del 1944, quando giunsero ad Auschwitz gli Ebrei ungheresi, furono uccise quotidianamente tra le 12.000 e le 15.000 persone, con punte massime di 22.000 persone in un solo giorno.

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