Leo Contestabile, 14 anni di Sport Center: “Impegno e fedeltà per questa maglia”

Tra pochi giorni andrà in scena l’ultima giornata del campionato di Serie C1 di calcio a 5, quella che potrebbe decidere un’intera stagione. Campionato tutto aperto, con due pretendenti alla vittoria finale: Sport Center Celano Real Guardiagrele, prime a pari punti (56) a + 17 sulla terza in classifica, il Montesilvano calcio a 5. L’unica certezza di questa stagione è che non ci saranno playoff, proprio per via dell’abisso tra quella che sarà la seconda in classifica e le sue inseguitrici.

Proprio questo potrebbe risultare un fattore chiave, in quanto le avversarie di sabato potrebbero avere poche motivazioni a giocarsi fino in fondo i tre punti, soprattutto in uno sport come il futsal, dove attenzione e sacrificio in fase difensiva fanno spesso la differenza.

Staremo a vedere: il calendario spedisce i celanesi a San Salvo ed i guardiesi ad Avezzano, contro La Fenice del mister celanese Mauro Renzi.

In caso che Sport Center e Real Guardiagrele dovessero finire la stagione a pari punti, si disputerà una gara di spareggio tra le due per stabilire chi sarà la prima classificata, anche se il Celano negli scontri diretti sarebbe davanti alla sua rivale.

A due giorni dall’importante match, la nostra redazione ha intercettato capitan Leonardo Contestabile. Classe ’86, veste da sempre la maglia dello Sport Center.

 

Capitano, cosa significa per te indossare la fascia dello Sport Center al braccio?

Rappresenta il coronamento di tanti anni di impegno e fedeltà  per questa squadra. Allo stesso tempo grande responsabilità nel tenere un gruppo unito fuori e dentro il campo.

 

A prescindere da come andrà a finire, è questa la stagione più bella della tua carriera o ce ne sono state altre allo stesso modo appaganti?

Se parliamo di risultati, quest’ anno sicuramente è la stagione più soddisfacente . A livello emotivo, nulla togliere alle passate.

 fabio cimini sport center celano

Leo, che partita ti aspetti sabato prossimo?

Sabato sarà una partita difficile, battere la capolista penso sia un motivo valido per dare il cento per cento. Ci Stiamo preparando al meglio, quindi sono sicuro che torneremo da San Salvo con un risultato a nostro favore.

 

Confidate nei ‘cugini’ della Fenice, che proprio sabato affronteranno la vostra avversaria per la vittoria finale, il Real Guardiagrele?

Penso che La Fenice abbia un organico che permette loro di giocarsela con tutti e lo hanno dimostrato nel derby di ritorno contro di noi. Intanto pensiamo a vincere la nostra partita, poi si vedrà.

 

Leo, com’è cambiato lo Sport Center dal tuo primo anno ad oggi? Quali sono i ricordi più belli che ti porti dietro con questa maglia?

I numeri e le classifiche dicono che ad oggi lo Sport Center sia una delle più belle realtà presenti nel nostro territorio. Abbiamo un settore giovanile che sta crescendo di anno in anno e di ciò va dato merito alla società che non ci fa mancare nulla, al settore tecnico che con la sua esperienza riesce a darci un’ ottima preparazione e soprattutto al “branco”. In 14 anni ci sono state tante soddisfazioni ma anche altrettante delusioni. Tra i ricordi più belli ci sono sicuramente le cene infrasettimanali.

 

Hai sempre giocato a calcio a 5 oppure hai praticato anche altri sport?

Ho praticato per moltissimi anni la danza sportiva, balli di coppia latino-americani.

 

Dicci la tua sugli innesti del mercato invernale. Sono prova della volontà della società di voler conquistare a tutti i costi la B?

Renato D’Andrea già era dei nostri e sicuramente è un grande giocatore oltre che un grande amico, De Michelis non lo conoscevo prima ma è un ottimo acquisto; è un grande trascinatore. Secondo me la società non ha mai avuto l’obiettivo di salire in B, è l’ottimo lavoro di tutti che ci ha portato a stare in questa situazione e quindi ci stiamo provando. Giudicando dal mercato di gennaio, infine, credo che la squadra che voleva salire a tutti i costi era sicuramente il Guardiagrele.

sport center

 

Leo, chiudiamo con un messaggio. Da capitano, cosa vuoi dire alla società e cosa invece ai tuoi compagni?

Alla società dico grazie per aver creduto in questo gruppo. Ai miei compagni e agli allenatori dico: “nn succed ca nn succed, ma s succed”. A buoni intenditor, poche parole.

 

 

 

Domenico Di Natale

 

Fonte MarsicaSportiva.it

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