Manutenzione della casa: 5 aspetti da non trascurare

La casa, proprio come l’auto e qualsiasi altro oggetto, ha bisogno di manutenzione per essere sempre efficiente e sicura. Questa manutenzione deve avere cadenza quotidiana, settimanale, mensile, periodica e annuale. In base all’uso che si fa dell’abitazione, alle sue caratteristiche e agli impianti presenti, è necessario stilare un calendario dei lavori.

Innanzitutto è importante mettere a punto una verifica della messa a terra, è bene che venga sempre fatta per abitazioni più datate. Prima di avviare i lavori di manutenzione è bene organizzare il tutto, magari attraverso un calendario annuale per la pianificazione completa per sistemare la casa. Ci saranno cose che andranno fatte quotidianamente, alcune invece che richiedono una cadenza settimanale, altre ancora che vanno fatte di tanto in tanto e infine delle cose che si possono fare anche solo una o due volte l’anno. Se per i lavoretti molto frequenti potrebbe non essere necessario un promemoria sul calendario, quelli invece da svolgersi con cadenza mensile o ancora più di rado, sarà meglio indicarli.

Fissare un’indicazione aiuterà psicologicamente il rispetto delle proprie scadenze. Scegliete il giorno della settimana che è più comodo (in base al lavoro), armatevi di calendario e penna e iniziate. Attenzione che non si tratta sempre di attività che potrete fare in autonomia. Se dovete prendere appuntamento con un tecnico, sarà meglio chiamare per tempo, ricordate quindi di segnare quando fare la telefonata per l’appuntamento.

Passando agli impianti, è bene effettuare un controllo di questi ogni 6-12 mesi. Tenere sotto controllo l’impianto idraulico, elettrico e termico garantirà una spesa minima, prevenendo grossi danni. Ogni controllo dovrebbe essere fatto da personale specializzato ed esperto.

Il 12 luglio 2013 è entrato in vigore un Decreto che regola i criteri generali in materia di esercizio, conduzione, controllo, manutenzione e ispezione degli impianti termici per la climatizzazione invernale ed estiva degli edifici e per la preparazione dell’acqua calda per usi igienici sanitari, oltre ai requisiti professionali e i criteri di accreditamento per assicurare la qualificazione e l’indipendenza degli esperti e degli organismi cui affidare i compiti di ispezione degli impianti di climatizzazione…

Con l’approvazione del nuovo Regolamento la periodicità dei controlli di efficienza energetica (controllo fumi), per impianti di potenza compresa fra 10 e 100 kiloWatt, nei quali rientrano tutti quelli domestici, compresi quelli di piccoli condomini, i controlli devono essere effettuati ogni 2 anni se l’impianto è alimentato a combustibile liquido o solido e ogni 4 anni se alimentato a gas, metano o GPL.

Per gli impianti di potenza pari o superiore a 100 kW i tempi sono rispettivamente dimezzati. Per la manutenzione ordinaria degli apparecchi bisogna sempre fare riferimento alle scadenze e le modalità indicate nel libretto di istruzioni messo a disposizione dalle Case Costruttrici dei rispettivi apparecchi, a meno che l’installatore stesso non abbia indicato disposizioni diverse. Ad ogni modo quasi tutti i costruttori europei indicano espressamente di attenersi ad un controllo almeno annuale.

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