Massimo Fagioli si laurea Miglior Maestro Porchettaio alla Sagra della Porchetta Italica di Campli

L’Aquila / Massimo Fagioli si laurea Miglior Maestro Porchettaio alla 47ma Augusta Sagra della Porchetta Italica di Campli A.D. 2018 con voti 7,859 su 10 sulla base della media totale delle preferenze ponderate espresse dalle quattro Giurie ufficiali, in sede di scrutinio nella redazione del Verbale al Parlamento Farnese. A Massimo Fagioli di Campli la consacrazione della vittoria all’Olimpiade dei Migliori Porchettai d’Italia, alla presenza dell’Onorevole Giuseppe Bellachioma, nel 54mo anniversario della Prima Sagra d’Abruzzo istituita ufficialmente grazie a Giammario Sgattoni nel 1964 quando si presentarono a Campli, da sempre uno dei Borghi più belli d’Italia e d’Europa, 24 produttori, il vero “Street Food”, nel segno del più grande successo di sempre (1964-2018), cristianamente attiva nella cittadina medievale di Campli, sospesa tra cielo e terra, fin dall’Anno Domini 1293 come rivela il commercio delle antiche porchette. Secondo classificato Fulvio Pallotta con voti 7,843 su 10. Terzo classificato Emidio Falasca con voti 7,630 su 10. Assegnato all’Azienda agricola De Federicis di Basciano il Premio speciale della Critica composta dalla Giuria degli ex presidenti della Pro Loco Città di Campli, con voti 8,300. “Le antichità, l’arte, la storia, l’artigianato, la gastronomia, che determinarono le glorie di Campli – scrive Giammario Sgattoni – potranno dare nuova linfa e nuovi interessi ad una città che è ancora, nonostante tutto, tra le più belle e più monumentali dell’Abruzzo”. Evento gastronomico e culturale reso possibile, nonostante la catastrofe sismica che si è abbattuta sui nostri territori dell’Italia Centrale, dalla partecipazione dei 10 Maestri Porchettai: Nicolino Mercurii di Colledara (Vincitore A.D. 2017), Luciano Bosica di Teramo, Azienda agricola De Federicis di Basciano, Massimo Fagioli di Campli, Fulvio Pallotta di Campli, Daniele Bosica di Castellalto, Viro Galliè di Nereto, Lucio Di Stefano di Colledara, Emidio Falasca di Teramo e Loretta Lelii de La Traversa di Campli. Interessante è la novità di quest’anno che pare le quattro giurie abbiano gradito: le caselle prestampate con i voti da 6 a 10, compresa la metà, nelle schede di votazione per confermare con il secondo voto il giudizio e la volontà di validazione. Ma sono stati registrati in totale 11 voti nulli. I quattro Presidenti delle Giurie hanno raccolto le schede consegnate ad ogni singolo giurato durante le quattro serate di assaggio. Al Refettorio della Misericordia di Campli, la Giuria dei Giornalisti, Sabato 18 Agosto 2018, giurati 15, con schede valide 14 e una nulla. Al ristorante “Da Ermanno” di Pagannoni, la Giuria Popolare, giurati 21, con schede valide 18 e tre nulle. E la Giuria della Critica “Biagio Natali”, giurati 18, con schede valide 15 e tre nulle. Al Refettorio della Misericordia di Campli, la Giuria di Enologi e Ristoratori, Domenica 20 Agosto 2018, giurati 14, con schede valide 12 e due nulle. Lunedì 21 Agosto la Giuria degli Sponsor, giurati 12, con schede valide 11 e una nulla. È il Trionfo della Città di Campli, Mercoledì 22 Agosto 2018, nel segno di Margherita d’Austria, figlia dell’Imperatore Carlo V del Sacro Romano Impero. Il “Sigillo del Guerriero”, originale creazione “Formeoro” del maestro orafo camplese Massimo D’Amario, dedicata al territorio di Campli, è il Premio Speciale della Critica 2018 dedicato alla memoria di Nicola Biagio Natali, presidente storico della Giuria. Chiude in bellezza la 47ma Sagra della Porchetta Italica (18-23 Agosto 2018) durata per la prima volta sei giorni per saggiare le potenzialità della Città Farnese e le qualità dei Maestri Porchettai. Insieme ai fratelli di Amatrice, L’Aquila, delle altre città funestate dai terremoti e in memoria delle 43 vittime del crollo del Ponte Morandi a Genova, il 14 Agosto 2018. Nel giorno del lutto nazionale, Sabato 18 Agosto, all’inaugurazione della Sagra, osservato un minuto di silenzio con le bandiere d’Italia e d’Europa a mezz’asta sul Palazzo Farnese, sede del Parlamento di Campli. Novità è l’evento Sagra Della Porchetta Italica, autentico fenomeno sociologico, organizzato nel Comune di Campli, censito nel portale “italive.it” e ammesso alle votazioni per il “Premio Italive 2018”. Una iniziativa promossa dal Codacons con la partecipazione di Autostrade Per l’Italia e la collaborazione di Coldiretti. Molti sono gli eventi culturali. Il nuovo libro di Nicolino Farina “Dalle Botti alle Pagine. Excursus storico-letterario sul vino e vino cotto nella tradizione teramana”, edito da Artemia Nova Editrice, promosso dalla Pro Loco Città di Campli e dall’Associazione Memoria & Progetto Onlus, per la collana “Briciole di Sole”. E, sempre nella sala “Giammario Sgattoni” dell’Ufficio Turistico del Comune di Campli, il Convegno “Porchetta di Campli: dallo street food alla qualità alimentare certificata”, che mette al centro la suprema certificazione di qualità del prodotto. Ad aprire la sessione degli interventi accademici, è il prof. Gabriele Di Francesco, sociologo dell’Università “G. d’Annunzio” di Chieti Pescara, con la suggestiva ricostruzione storica “Dal porco troiano ai disciplinari di produzione”; seguono gli interventi del prof. Roberto Ricci, presidente di Memoria & Progetto Onlus, che omaggia la figura del maestro porchettaio Luigi Meloni, tra “tradizione e innovazione”, e del prof. Leonardo Seghetti, agronomo enologo, docente all’Istituto Agrario Ulpiani di Ascoli Piceno e all’Università di Teramo, sul tema “Contenuti e valenza della qualità alimentare”; seguono i contributi del giornalista Nicolino Farina, che ricorda la storia della sagra di Campli attraverso una proiezione di immagini d’epoca, e dell’imprenditore Nicola Genobile, con la sua testimonianza “Dalla tradizione artigianale ai prodotti di nicchia”, e la sua porchetta offerta ai gentili ospiti dell’evento. Il prof. Gabriele Di Francesco presenta le linee guida del disciplinare per la certificazione di qualità della Porchetta Camplese e delle Colline Teramane insieme al progetto del Museo della Porchetta “Luigi Meloni” promosso dalla Pro Loco Città di Campli e dall’Associazione Memoria & Progetto Onlus. Convegno registrato da “Tele 9” canale 74 di Sambuceto (San Giovanni Teatino). Banchetto Fidas dei Donatori di Sangue alla Sagra della Porchetta Italica di Campli. La provocazione del New York Times sulla porchetta made in Italy, ignorando la Porchetta Italica di Campli, tra i cinque piatti più buoni al mondo. “The Porchetta Italica of Campli represents a special culinary italian culture that for 8 centuries has been passed down from generation to generation. In Abruzzo Region, thanks to the Campli’s Porchettai Masters job, this food was on the tables of princes, bishops, nobles and people. The Sagra of the Porchetta Italica of Campli is the First Culinary Festival in Abruzzo Region, from Anno Domini 1964. In the 5 holidays, in August, 100.000 of people arrive in the Campli to taste the supreme delicious and unique italian ancient dish too”. Il 22 Agosto 2016, un Consiglio Comunale straordinario conferì la cittadinanza onoraria al Professor Vittorio Sgarbi per il merito di aver fatto conoscere Campli a livello mondiale tramite Expo2015 e inserito la Madonna del Latte nel catalogo “Il Tesoro d’Italia”. Notte al Museo, una visita al cuore della cultura Pretuziana, un viaggio nel tempo alla scoperta degli antichi Popoli Italici di Campovalano, depositari di uno scrigno di tesori, moltissimi dei quali ancora sommersi, di incommensurabile valore. Nel computo totale dei voti validi le tre Giurie tecniche incidono per il 50 percento e la Giuria popolare farnese, che apre a 8 giurati non residenti nel Comune di Campli insieme ai 12 giurati camplesi, per il restante 50 percento. È la novità del Regolamento 2018. Per il quinto anno, guidate dal “Camerlengo” Diego Di Domenico che tuona:“No alla porchetta vegana!”. L’iniziativa commerciale “prendi i tuoi gettoni…scegli le tue porchette”. Solo i gettoni (il rosso da un euro e il giallo a due euro e 50 centesimi) di plastica acquistati alle Casse Proloco sono utilizzabili presso qualsiasi maestro porchettaio partecipante (altrove si può pagare direttamente con il biglietto rosso in euro) e danno diritto al ritiro della porchetta. I gettoni di plastica fregiati del logo ufficiale della Sagra farnese non sono rimborsabili. La porchetta può essere ritirata solo ed esclusivamente con l’utilizzo dei gettoni. Le prerogative ci sono tutte per una 48esima edizione speciale della Porchetta Italica di Campli A.D. 2019 con la reale moneta storica camplese per l’acquisto delle porchette. Visita ai monumenti di Campli con l’iniziativa “Un panino di cultura”, nonostante le ferite della Natura. Il centro storico farnese e il Convento di S. Bernardino sono al centro di due documenti fotografici in Dvd dello storico e giornalista farnese Nicolino Farina. I monumenti e la Sagra di Campli esaltano il passato per conservare il futuro. Registrate 120.000 presenze e ben 360 porchette servite. I monumenti e la Porchetta Italica di Campli, la Regina delle Sagre d’Italia, esaltano il passato per celebrare la Pace. Attraversando le vie del borgo di Campli, in uno scenario immerso in un suggestivo silenzio, si cela la cosiddetta Scala Santa, nell’Anno Giubilare della Misericordia, fonte di Pace e di Perdono. Luogo mistico e raro, dove dal 1772 splendidi affreschi e ricche decorazione incantano fedeli e visitatori che salgono i suoi 28 gradini. La Porchetta, dagli Italici una tradizione mai interrotta da oltre 5500 anni. Da sempre la Porchetta camplese è un prodotto tutelato da qualsiasi contraffazione. È una Storia di croccantezza, cortesia e fragranza squisitamente camplesi. La Porchetta Italica di Campli e la complessa e imperfetta domesticazione del maiale, la scoperta su Nature Genetics. Il libro “Vita di Margherita d’Austria” di Romano Canosa. Isabella Canosa Colonnello rivela: “Margherita era una donna di altissimo contenuto cattolico, per tutta la sua vita non ha mai amato Ottavio, tuttavia ha sempre difeso strenuamente la Casa Farnese alla quale si sente di appartenere”. Per capire i segreti del Divin Porcello celebrato da Boccaccio e gustato dalle popolazioni italiche fin dal XII Secolo Avanti Cristo, a Ripoli di Colonnella fin dal 5.000 a.C. ed a Coccioli di Campli fin dal 3.500 a.C., ogni anno viene stilato un programma ricco di iniziative e suggestioni letterarie. Ricchi sono i programmi musicali e culturali della Sagra Porchetta Italica di Campli: musiche dal vivo, mostre, sport e libri. Enogastronomia ma non solo anche grazie all’Associazione Memoria & Progetto Onlus, che ogni sera ha dato spazio alla presentazione di un libro a cura di un autore locale. Quinto raduno domenicale in mountain bike “Cicloturistica Città di Campli” dell’Associazione Monti Gemelli Bike. L’Albo d’Oro della Sagra della Porchetta Italica ha già visto laurearsi bravissimi Maestri Porchettai: 44ma e 46ma edizione, Nicolino Mercurii, 43ma edizione, Fulvio Pallotta; 42ma, Salvatore Di Angelo; 41ma, Andrea Foco; 40ma, Emidio Falasca; 39ma e 38ma, Nicolino Mercurii; 37ma, Andrea Foco; 36ma, Maria Cappuccelli; 35ma, Andrea Foco; 34ma, Sabatino Di Pietro. La Pro Loco Città di Campli (www.facebook.com/prolococittadicampli) non dimenticherà il modo del Professore di colorire il tavolo dei giurati con la sua vastissima cultura e le indubbie competenze enogastronomiche. Rimarrà nei cuori dei Camplesi l’amore che sapeva trasmettere per la storia e l’arte farnesi e la sua ineguagliabile valorizzazione dell’italianità. Qualità certamente da riproporre a cominciare dalla serata dedicata ai giornalisti giurati, in questi ultimi anni lasciata un po’ collassare! Giornalisti, “blogger” e “logger” che, invece di sghignazzare e spettegolare in chiassose commedie d’altri tempi impedendo di fatto agli attenti colleghi l’esercizio della buona e sana partecipazione secondo il disciplinare del prof. Nicola Biagio Natali e del Camerlengo, dovrebbero evitare di abdicare al loro sacro dovere di giudici della Porchetta Italica, cercando quanto meno di conservare la propria dignità di giurati, dopo aver prestato il solenne Giuramento mazziniano: “Così giuro, invocando sulla mia testa l’ira di Dio, l’abbominio degli uomini e l’infamia dello spergiuro, s’io tradissi in tutto o in parte il mio giuramento”. Perché anche la ritualità vuole la sua parte come insegna Nicola Biagio Natali. Il giurato deve essere in grado a tavola, autenticamente motivato, di completare il proprio giudizio su tutte le porchette in gara, sempre “secondo il responso delle papille gustative e in piena libertà di giudizio”. La Città Farnese resta il punto di riferimento per sapere dove trovare durante la settimana i fantastici panini farciti con la Porchetta Italica di Campli. “Bisogna crescere i bambini con la giusta dose di porchetta sin dalla più tenera età”, dicono nella Città Farnese. E chissà che non venga brevettato, prima o poi, un omogeneizzato a base di Porchetta Italica.

 

(di Nicola Facciolini)

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