OLIVIERI: “STOP AL TRASFERIMENTO DELLA SEDE PER ACCERTAMENTO INVALIDITÁ CIVILE AL POLO INPS DI CHIETI”

Il Consigliere regionale Mario Olivieri ha depositato una interpellanza urgente, in Consiglio regionale, per chiedere al Presidente della Giunta, Luciano D’Alfonso, se sia conoscenza dell’accordo tra la ASL di Lanciano – Chieti – Vasto e l’INPS di Chieti, sul trasferimento della sedi per l’accertamento dell’invalidità civile presso la sede unica del Polo INPS di Chieti.

 

Olivieri, in linea con l’ANMIC, l’Associazione che tutela e rappresenta gli invalidi civili, esclusa in sede di concertazione sul trasferimento, richiede un incontro urgente con la Direzione Regionale dell’INPS, al fine di coinvolgere l’Associazione in rappresentanza di tutti i cittadini che fanno richiesta per l’accertamento dell’invalidità civile e garantire agli stessi l’accesso al servizio in ottemperanza delle leggi nazionali e regionali vigenti.

L’accordo ASL/INPS, infatti, anziché produrre una facilitazione ai richiedenti dell’accertamento della invalidità civile, creerebbe uno svantaggio per le persone più lontane, rispetto a quelle più vicine alla sede INPS di Chieti, determinando una disparità dell’accesso alla fruizione dei diritti conseguenti al riconoscimento dell’invalidità.

“Facciamo riferimento, in particolar modo” dichiara il Consigliere Olivieri “ai cittadini residenti nelle zone più distanti da Chieti della ASL di Lanciano – Chieti – Vasto, nella quale non si è proceduto ad un accordo simile, e che sarebbero fortemente penalizzati dalla difficoltà di accesso alla fruizione dei loro diritti, in aggiunta a quelli già in essere per la perdita di diversi servizi, quali le scuole, le poste, le strade etc.”

Olivieri, in sede di prossimo Consiglio regionale, chiederà al Presidente della Giunta: “di adottare azioni urgenti, al fine di evitare che un ulteriore servizio, rivolto ai cittadini invalidi civili, molti dei quali non deambulano e per i quali il trasporto diventa problematico tecnicamente, oltre ai riconnessi costi aggiuntivi, possa subire una azione che determinerebbe una diversità di accesso ad un diritto sancito da leggi dello Stato e della Regione Abruzzo”.

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