SOLO TAGLI E NESSUN INVESTIMENTO SULL’OSPEDALE DI TAGLIACOZZO, IL COMITATO CIVICO SPONTANEO: SMENTITE LE PROMESSE DI POTENZIAMENTO

Le attuali condizioni del presidio ospedaliero di Tagliacozzo smentiscono le promesse di un suo potenziamento formulate dagli esponenti di governo della Regione Abruzzo. All’indomani della veemente reazione popolare della Città di Tagliacozzo e dei territori limitrofi alla notizia della cancellazione del codice ministeriale dell’Umberto I, da tutti gli esponenti della maggioranza di governo regionale arrivarono rassicurazioni circa la volontà di investire per potenziare il nostro storico presidio ospedaliero.
Purtroppo, ad oggi, abbiamo assistito soltanto ad un ulteriore gravissimo atto politico-amministrativo a danno della sanità pubblica marsicana: il declassamento dell’unica Riabilitazione cardiologica pubblica della Provincia dell’Aquila, quella di Tagliacozzo, lasciata senza primario. Ciò è accaduto mentre la struttura dell’Umberto I continua ad essere abbandonata ad un progressivo degrado, in mancanza di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. Basti pensare che l’ascensore installato presso il pronto soccorso è fermo mentre tutti gli altri, incluso il monta lettiga utilizzato per il servizio di dialisi, appaiono in situazione di evidente degrado e abbandono.
La medicina riabilitativa necessita di lavori di manutenzione oltre che di rinnovare le attrezzature per una più efficiente erogazione delle prestazioni a favore dei pazienti. Se la direzione ASL, su indicazione politica del governo della Regione Abruzzo, decidesse concretamente di investire sul potenziamento della struttura di Tagliacozzo, si dovrebbe realizzare una piscina per la riabilitazione in acqua e una palestra per permettere alla sanità pubblica di erogare servizi riabilitativi anche a pazienti esterni non ricoverati presso il presidio ospedaliero.
Anche gli spazi esterni all’Umberto I necessitano di lavori di manutenzione, dalla fontana in totale abbandono alle panchine in travertino, danneggiate e per questo pericolose per chi le utilizza, che andrebbero sostituite con più nuove, comode e durevoli panchine di acciaio dotate di schienale, fino alla segnaletica stradale che deve essere rifatta.
Infine, sembrerebbe che sul terrazzo dell’edificio ci sia una struttura che è diventata ricovero di piccioni selvatici con tutte le conseguenze che ciò comporterebbe in termini di igiene e pulizia. Anche questa problematica potrebbe essere risolta con semplici lavori di rimozione della struttura.
Rinnoviamo l’invito alla maggioranza politica che governa la Regione Abruzzo a tradurre le promesse in atti amministrativi a favore dell’ospedale di Tagliacozzo, rinunciando alla volontà di cancellare il codice ministeriale, revocando la decisione di declassare la riabilitazione cardiologico-polmonare e avviando i necessari lavori di manutenzione della struttura. Allo stesso tempo, invitiamo nuovamente cittadini e rappresentanti istituzionali e politici dei territori interessati a mantenere alta l’attenzione sull’irrinunciabile presidio sanitario di Tagliacozzo. Ringraziamo, infine, tutto il personale in servizio presso l’Umberto I, dagli operatori fino alla direzione sanitaria, che con grande responsabilità e senso del dovere si dedica alla cura delle persone assicurando, seppur in alcune situazioni di oggettiva difficoltà, il diritto costituzionalmente garantito alla salute. Anche la loro abnegazione merita maggiori investimenti da parte delle strutture sanitarie regionali.

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