Universitaria cerca casa a Teramo, insultata e respinta per il colore della pelle

Teramo. “MAI PIÙ FASCISMO E RAZZISMO NELLA NOSTRA CITTÀ”. Titola così un post su Facebook scritto dalla pagina UDU Teramo, Unione degli Universitari, a seguito della sconcertante notizia secondo la quale una studentessa universitaria di colore, in cerca di casa, sarebbe stata respinta con violenza dalle sueipotetiche future coinquiline.
A raccontare l’accaduto, in un post, è proprio la pagina dell’UDU.
 
“In questi giorni la cronaca nazionale è stata riempita da eventi sconcertanti, che denunciano però un filo comune: il pericoloso ritorno di venti razzisti, xenofobi e neofascisti, che indicano nel diverso e nello straniero il principale problema della nostra società. Le scritte fasciste comparse nel Giorno della Memoria nella nostra provincia e i fatti di Macerata rappresentano solo l’apice, l’evento mediaticamente più forte e incisivo, di quella che invece purtroppo sta diventando la quotidianità. Succede così che a Teramo una ragazza, studentessa del nostro Ateneo, di cui non faremo il nome solo per rispetto della sua privacy, nel cercare un posto letto in affitto per frequentare i corsi universitari, si veda insultata e respinta dalle possibili future coinquiline, davanti al silenzio preoccupante e impotente della padrona di casa. Unica motivazione: il colore della sua pelle, il suo essere straniera. Il Medioevo!
Come UDU Teramo, appena informati di questo episodio razzista e fascista, ci siamo adoperati presso gli organi dell’Ateneo preposti, che ringraziamo per la disponibilità data, e con i quali continueremo a lavorare per intervenire affinché quanto accaduto non torni mai più a ripetersi. Allo stesso modo, confidiamo che tutte le autorità, in ogni campo, intervengano su quanto accaduto per accertare e condannare le responsabilità di quanti interessati. Come associazione, nel pieno rispetto della nostra Costituzione e in particolare dell’articolo 3, ci riconosciamo nei valori dell’antirazzismo e dell’antifascismo, presenti anche nel nostro statuto. Per questo stiamo valutando di mettere in campo iniziative mirate al contrasto di certi fenomeni. Continueremo a svolgere le nostre attività di sensibilizzazione sul tema dell’immigrazione e dell’educazione alle diversità. Interazione e integrazione sono dei valori imprescindibili per la nostra società, non possiamo e non vogliamo un drammatico ritorno al passato. L’istruzione e l’Università devono invece essere un baluardo nella formazione dei giovani, evitando che certi rigurgiti possano tornare a fare breccia in questa anni di crisi e difficoltà economica, sociale e culturale. Vogliamo il razzismo e il fascismo fuori dalle nostre città e dalle nostre università. Per questo sabato 24 saremo convintamente a Roma, alla manifestazione “Mai più fascismi”, così come siamo stati a Macerata il 10 febbraio.”
 

Gianmarco Piovan, coordinatore Udu e componente del consiglio di amministrazione dell’Università di Teramo, ha scritto sul suo profilo: “Ripartiamo da qui. Articolo 3: Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.”

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