VILLA ROMANA DI CARSOLI TRA LEGGENDA E REALTA’

Sull’origine del nome di Villa Romana ci sono diverse ipotesi. La più suggestiva lega il toponimo ai cinque cardinali esiliati da papa Leone IX da cui sarebbe derivato il nome Villa del Cardinali in seguito modificato in Villa del Romani. Leggendaria è stata giudicata anche l’ipotesi legata al ratto delle Sabine a seguito del quale romani e sabini avrebbero fondato Villa Romana e Montesabinese. Un altra ipotesi è sorta dopo il ritrovamento della necropoli che collega villa Romana  a Pereto, in base a questo ritrovamento si suppose che nel territorio vi fosse una villa romana di un patrizio romano e la necropoli era il cimitero degli schiavi della stessa. L’ipotesi più verosimile rimanda ad alcuni documenti parrocchiali risalenti al XVII secolo in cui appare il toponimo Monte Romano, poi evolutosi in Villa di Monte Romano ed in seguito nel nome contemporaneo di Villa Romana. Muzio Febonio nella sua opera Historiae Marsorum chiama “Villa Romana Villa Sabinensis” i due borghi limitrofi di Villa Romana e Montesabinese. L’origine della villa è legata al fundus che appartenne all’ager dell’antica colonia romana di Carsioli (o Carseoli). Lo sviluppo del fundus nel tempo ha portato alla creazione della villa e in seguito alla riconquista delle strutture agrarie alla costituzione del centro urbano. Lo stesso processo si è verificato per il limitrofo borgo di Montesabinese noto fino al medioevo insieme a Villa Romana anche con il nome di Villa di Montesabinese. Al contrario in altri centri limitrofi della piana del Cavaliere i borghi vennero edificati in seguito al fenomeno dell’incastellamento. Sulla costituzione del centro urbano tuttavia si sono tramandate nel tempo alcune leggende, la più suggestiva la farebbe risalire all’epoca del ratto delle Sabine: i contendenti dopo la riappacificazione avrebbero fondato i due paesi limitrofi di Villa Romana e Montesabinese. Un’altra leggenda lega l’origine del centro alla figura di papa Leone IX che dopo le lotte del 1054 tra chiesa e normanni avrebbe esiliato nella diocesi marsicana cinque cardinali colpevoli delle dicerie che furono alla base delle lotte contro i suoi possibili alleati. I cardinali scelsero il colle Merulo che segna uno dei confini tra le contemporanee regioni di Abruzzo e Lazio.

Nel tardo medioevo il paese ha seguito le sorti della baronia di Carsoli e del ducato di Tagliacozzo al centro come gran parte del territorio della Marsica delle lotte tra gli Orsini e i Colonna. A Fabrizio I Colonna alcuni diplomi dei sovrani di Napoli degli ultimi anni del XV secolo riconoscono con chiarezza la concessione delle contee di Tagliacozzo ed Albe e le baronie della Valle Roveto e di Carsoli. Nel 1703 il paese subì alcuni danni a causa del terremoto dell’Aquila. A seguito dell’eversione della feudalità Villa Romana fece parte dal 1811 del circondario di Carsoli incluso nel distretto di Avezzano. Il borgo non subì danni irreparabili con il terremoto della Marsica del 1915 che invece devastò le altre aree del territorio marsicano.

Oggi purtroppo di questo piccolo centro, di questa piccola frazione di Carsoli restano pochi abitanti che mantegono viva l’anima del paese.

 

 

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