ACCOLTELLAMENTO IN VIA LAGO DI CAPESTRANO:PETTINARI “EMERGENZA SICUREZZA MINIMIZZATA DA CHI NON RIESCE A GESTIRLA”

A Pescara c’è un’emergenza sicurezza, e chi lo nega prende in giro i cittadini e ogni forma di buon senso. Quello che è accaduto davanti all’edificio Ater, al Civico 70, di via Lago di Capestrano a Rancitelli, è solo l’ultimo di una serie di episodi di violenza che testimoniano come la zona stia subendo un’escalation pericolosissima. Minimizzare simili atti, alcune volte riconducibili anche ad associazioni mafiose, come spesso evidenziato anche dagli organi preposti, rappresenta un ulteriore danno alla città. Per risolvere un problema bisogna innanzitutto riconoscerlo. Continuare a negare l’evidenza non serve a nessuno, neanche a chi spera di celare con il negazionismo anni di fallimenti di questa Amministrazione e della Regione Abruzzo a trazione centrodestra che, proprio sulla sicurezza, hanno disatteso tutti gli impegni presi” ad affermarlo è il Vicepresidente del Consiglio regionale Domenico Pettinari, che continua “Accanto al civico 70, che ricordiamolo è di proprietà dell’Ater e quindi di Regione Abruzzo, insiste un manufatto in legno che è diventato il covo di tossici, prostitute e spacciatori. Quel manufatto va eliminato senza perdere altro tempo. È un casotto abbandonato che ospita al suo interno un covo di drogati. E’ un intervento semplice che il comune potrebbe fare già domani. Occorre una vera operazione di bonifica della zona, eliminando ogni angolo o situazione che possa generare degrado.
Questo è un quartiere difficile – incalza Pettinari – nulla può essere lasciato al caso. Dovrebbe essere attivata una postazione di Polizia fissa h 24, e pattugliamenti continui, anche a piedi, proprio dove oggi tossici e spacciatori continuano a fare da padroni. Di supporto alla Polizia può arrivare l’esercito, basta che il Centrodestra, che è alla guida di Regione e Comune, chieda al suo Ministro di attivare immediatamente la procedura per inserire Pescara nell’operazione “Strade sicure”.
Inoltre, altri cittadini ci comunicano che nel troncone del Ferro di Cavallo rimasto in piedi si continuano a verificare episodi di spaccio e consumo di droga. Hanno abbattuto una struttura pubblica, senza neanche completare il lavoro, e come io stesso ho sempre denunciato il problema non è assolutamente stato risolto, anzi si è solo frammentato.
Sempre in Via Tavo la sporcizia e i topi stanno rendendo la vita di tanti residenti insostenibile.
In Via Imele dove vi è stata l’operazione antimafia la situazione non si è risolta anzi . Vi è spaccio a tutte le ore, prostitute e immondizia dappertutto , balli e musica fino a tarda notte . Le famiglie oneste costrette a vivere nel terrore chiedono aiuto alle istituzioni .
Qui c’è un’emergenza attiva e non è accettabile che nessuno muova un dito. La notizia dell’accoltellamento è l’ennesimo segnale di allarme. Come vengo io stesso costantemente a presidiare il territorio, facendo sentire ai residenti onesti la presenza delle istituzioni, a maggior ragione dovrebbe farlo chi è alla guida di Regione e Comune. Pescara ha bisogno di una classe dirigente attenta e che dia davvero ascolto alla città. Bisogna dare ai pescaresi una reale percezione di sicurezza e ristabilire la legalità in ogni angolo. Io continuerò a combattere al fianco dei cittadini che troppo spesso vengono dimenticati e non smetterò mai di dar voce a chi non ha più parole per chiedere aiuto” conclude Pettinari.

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