ASL ABRUZZO: STATO DI AGITAZIONE PER I SOMMINISTRATI DELLA SANITÀ E PRESIDI DAVANTI I PO E DAVANTI LA PREFETTURA DI L’AQUILA. LA UILTEMP ABRUZZO: “CIRCA 200 POSTI DI LAVORO A RISCHIO, LA REGIONE INTERVENGA”

Le assemblee svolte da UILTemp Abruzzo nelle ultime settimane nei P.O. della ASL1 e la ASL di Teramo, hanno avuto un unico comun denominatore: lo sconforto di centinaia di lavoratrici e lavoratori esclusi dalle varie forme di stabilizzazione che le ASL stanno effettuando in questi mesi. Esclusione collegata a nostro avviso ad una mancata volontà di riconoscere meriti e professionalità di lavoratrici e lavoratori in prima linea ormai da anni che hanno con dedizione e spirito di sacrificio, affrontato i vari momenti storici abruzzesi, terremoti e pandemia.

È inaccettabile vedere che le varie norme stabilite dal governo per tutelare gli operatori della sanità in questi mesi, ancora discriminino alcuni lavoratori solo perché in somministrazione.
Le ASL Abruzzesi stanno procedendo ad una serie di assunzioni tra Oss, infermieri, tecnici e amministrativi ed è assurdo che in questo percorso non ci sia spazio per chi ha già da mesi contribuito al funzionamento dell’ospedale e attende un diritto ottenuto con fatica e spirito di sacrificio. Paradossale che vengano dimenticate figure altrettanto fondamentali come autisti del 118 e fisioterapisti, sono anni che per loro non vengono predisposti avvisi o concorsi che possano inserirli all’interno delle stabilizzazioni.
Sembra ormai evidente che la Regione faccia figli e figliastri quando si tratta di stabilizzare: con una delibera ad hoc ha giustamente permesso anche ai collaboratori continuativi che avevano affrontato i mesi della pandemia di accedere al percorso di stabilizzazione previsto dalla legge per gli operatori sanitari, per i somministrati sporadici riconoscimenti del servizio svolto in caso di parità di punteggio e non in tutti gli avvisi e concorsi deliberati.

A tale problematica nazionale collegata ad una norma che rende invisibili quelle lavoratrici e quei lavoratori che in prima linea rendono fruibile un sistema sanitario al collasso per servizi e sicurezza informatica, dobbiamo purtroppo denunciare anche una discriminazione economica. Nonostante la parità di trattamento garantita e normata su più livelli, la ASL1 ancora non eroga per le centinaia di lavoratrici e lavoratori in somministrazione in forza lavoro in questi anni nei vari P.O. e strutture periferiche, gli arretrati contrattuali previsti ed erogati ormai da mesi ai lavoratori diretti.
L’aggravante in merito, è il mancato rispetto degli accordi intercorsi negli incontri svolti presso la Prefettura di L’Aquila tra la fine del 2022 ed i primi mesi del 2023.
Siamo rimasti in attesa troppo tempo, lavoratrici e lavoratori hanno in questi mesi compreso e voluto andare incontro agli eventi che la ASL1 sta affrontando. Oggi non è più possibile rimanere in silenzio.
UILTemp Abruzzo ribadisce lo stato di agitazione riaperto ormai da maggio e si prepara insieme a lavoratrici e lavoratori a mobilitazioni, presidi ed assemblee pubbliche che possano portare la realtà fuori dalle mura delle ASL.

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