BOTTI – BILANCIO QUASI POSITIVO IN ABRUZZO

E’ stato un Capodanno che, sotto il profilo delle conseguenze dei botti, può essere definito soddisfacente, con minimi danni e dunque quasi positivo. Il caso più grave è stato registrato nel Chietino, a Monteodorisio, dove un uomo di 50 anni ha subìto l’amputazione di una mano, quella destra, per le gravi ferite provocate dall’esplosione di un petardo. Il botto gli ha procurato lesioni anche a un occhio, al torace e all’avambraccio. Anche il nipote di 28 anni che era con lui ha subito ferite all’orecchio sinistro, al timpano e all’addome, per cui si è reso necessario il ricovero in ospedale. Ospedale al quale hanno fatto ricorso anche due persone, un 27enne pescarese e 40enne teatino. Il primo è in condizioni più serie: il petardo che teneva in mano e che è esploso all’improvviso, gli ha procurato seri danni a un occhio, la frattura di due dita e e ustioni al volto. Altri due persone, un 23enne di Sulmona e un notaio di Napoli in villeggiatura nella sua casa a Roccaraso, sono rimasti feriti rispettivamente a un mano (operato per la ricostruzione di un dito) e al volto e a un occhio per l’accidentale esplosione di botti. Nel Teramano non si registrano feriti da fuochi pirotecnici: al pronto soccorso dell’ospedale Mazzini cìè stato grande afflusso notturno di pazienti in cerca di assistenza, ma soltanto per crisi da etilismo acuto. Iniziamo con un bilancio semi positivo, questo grazie anche alle molte delibere comunali contro l’uso dei fuochi artificiali e grazie anche ad un maggior buon senso di civiltà.

 

( Cicchetti Ivan )

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