E-commerce e servizi digitali: non si arresta il successo per food, informatica e giochi online

L’e-commerce si conferma un settore in forte crescita, con una significativa espansione accompagnata dall’aumento di una serie di servizi digitali. Il 2021 sembra rafforzare le previsioni in merito a una crescita più stabile e moderata rispetto allo scorso anno, tuttavia l’incremento dell’online rimane considerevole in molti ambiti, dal food a fashion, oltre ovviamente alle vendite su internet per i prodotti di elettronica e i servizi informatici.

D’altronde il 2020 è stato l’anno del boom del digitale, con una crescita del 34,6% del commercio elettronico come rilevato dall’Istat, a fronte di un calo del 5,4% per quanto riguarda invece le vendite al dettaglio.

Sempre secondo l’Istituto italiano di statistica, nei primi 7 mesi del 2021 lo shopping online ha fatto registrare un incremento del 27,8%, a fronte di un aumento per le vendite al dettaglio del 9,3% nonostante la riapertura delle attività commerciali.

Ecco i settori online che stanno crescendo di più nel 2021

Tra i settori che stanno confermando il trend di crescita nel 2021 c’è il gambling online, con prestazioni positive per i principali concessionari autorizzati da parte dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Secondo i dati ADM elaborati da Agimeg, i migliori bookmakers hanno aumentato i ricavi di oltre il 17%, con una spesa per il betting online passata da 69,5 milioni di euro di agosto 2020 a 81,4 milioni di euro dello stesso mese del 2021.

Anche lo streaming online cresce in modo significativo, con Netflix che nel secondo trimestre 2021 ha superato i 209 milioni di abbonati a livello mondiale. Intanto, è sempre più forte la concorrenza di Disney+, con la piattaforma che ha raggiunto ad agosto i 116 milioni di utenti registrati, mettendo a segno uno sviluppo impressionante dal lancio avvenuto appena due anni fa. Amazon Prime Video invece vanta oltre 150 milioni di abbonati, mentre HBO Max che ha circa 40 milioni di utenti punta ad arrivare a 120-150 milioni di iscritti entro il 2025.

Per quanto riguarda l’e-commerce, Packlink ha rilevato nel 2021 una crescita a due cifre per il settore food, dopo un aumento del 56% registrato dall’Osservatorio eCommerce B2C della School of Management del Politecnico di Milano. Secondo Packlink le vendite online a giugno e luglio sono state trainate soprattutto dal fashion, in grado di conquistare una quota di quasi il 24% dello shopping online estivo, seguito dagli articoli di elettronica con il 17,8% e dai prodotti per la cura del corpo e della persona con oltre il 10%.

In Italia sono specialmente grandi città come Milano, Bologna e Torino a guidare gli ordini di prodotti online, con il 15% delle spedizioni di acquisti su internet che hanno interessato queste tre città italiane. In controtendenza invece i prodotti per la casa, i libri e gli articoli sportivi, i quali secondo la ricerca di Packlink avrebbero registrato una contrazione nei mesi estivi, a causa del minor tempo trascorso in casa, della riapertura del turismo e al progressivo rientro in azienda.

Digitale: quali sono le prospettive per il futuro?

Il digitale rappresenta ormai una realtà in consolidamento, come dimostra la crescita che diventa ogni mese più stabile e moderata, con gli italiani che hanno già speso 8 miliardi di euro in più sui canali di vendita online rispetto al 2020.

Ovviamente, i margini di miglioramento sono ancora importanti, con potenzialità considerevoli per settori come i pagamenti digitali e le piattaforme di servizi di intrattenimento. Anche l’e-commerce rappresenta ancora una quota marginale nel comparto del commercio, infatti secondo gli ultimi dati disponibili la percentuale di vendite online è di circa il 14%.

Alcuni modelli di acquisto online hanno cominciato a svilupparsi soltanto da pochi anni, ad esempio come il click & collect con il quale è possibile comprare sul web e ritirare la merce in negozio.

Anche lo shopping mobile ha iniziato a crescere soltanto da pochi anni, con ampi spazi di incremento grazie alla progressiva diffusione delle app di e-payment. Lo stesso vale per soluzioni come il delivery e il commercio ibrido online/offline, settori che nei prossimi anni potranno dimostrare tutto il loro potenziale e completare la trasformazione in atto del consumismo 4.0.

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