EVADE DAGLI ARRESTI DOMICILIARI. GIOVANE ARRESTATO E CONDOTTO IN CARCERE DAI CARABINIERI A SCAFA

Giunto da Montesilvano nell’ aprile scorso il ventitreenne Maicol  Di Rocco si era stabilito in un appartamento sito nel pieno centro cittadino di Scafa ove intendeva scontare la misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno. In questo periodo, nonostante il regime restrittivo che avrebbe dovuto limitarlo, si era reso protagonista di numerose intemperanze le quali avevano profondamente scosso comunità scafese. Assolutamente sprezzante dei vincoli restrittivi che lo affliggevano, spadroneggiava nelle vie della piccola cittadina pescarese, venendo più volte tratto in arresto. Nello scorso mese di settembre, pur non dovendo allontanarsi da Scafa,  era stato colto dai carabinieri presso un grosso centro commerciale di Chieti e in seguito sottoposto agli arresti domiciliari. Tuttavia anche tale misura restrittiva non ha  frenato la spregiudicatezza di Di Rocco il quale ha continuato a violare le prescrizioni a lui imposte. E’ stato, infatti, visto affacciarsi dal balcone di casa e parlare tranquillamente con altri pregiudicati della zona. I militari della Compagnia di Popoli, a seguito di numerose segnalazioni, hanno avviato una serrata attività di controllo documentando tutte le violazioni da lui realizzate. Nell’ultima circostanza i militari hanno scoperto che Di Rocco, uscito di casa per fruire di un permesso, non aveva più fatto rientro venendo colto dal personale del Nucleo Operativo e Radiomobile per le vie di Scafa a bordo di un veicolo già posto sotto sequestro. Le refertazioni inviate dai carabinieri  all’Autorità giudiziaria facevano scattare immediatamente l’aggravamento del regime detentivo. Il Di Rocco reperito presso la sua abitazione questa mattina è stato condotto presso il carcere di Pescara.

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