I VULCANI SOTTOMARINI SUL TERRITORIO ITALIANO

vulcani sottomarini sono delle aperture al di sotto delle acque marine dalle quali può fuoriuscire magma.    I vulcani sottomarini italiani sono concentrati rispettivamente nel mar Tirreno meridionale e nel canale di Sicilia.
Tra tutti questi vulcani, sicuramente il più noto è il Marsili, situato a circa 140 km a nord della Sicilia ed a circa 150 km ad ovest della Calabria. Il Marsili è il vulcano  più esteso  d’Europa, infatti   si estende per una lunghezza di 70 km ed una larghezza di oltre 30 km. Dal fondale si alza per tremila metri e la vetta del suo cratere è a 450 metri dalla superficie del mare. E’ considerato un vulcano attivo (fonte CNR) ed una sua eventuale eruzione potrebbe generare un gigantesco maremoto che interesserebbe le coste siciliane, calabre e campane, che sarebbero raggiunte in meno di 30 minuti. Altri due vulcani sono sotto osservazione, si tratta del Magnaghi ed il Palinuro, i quali sono vulcani attivi.
Il primo è più lontano dalle coste italiane, mentre il secondo, la cui sommità si trova a soli 70 metri dal livello del mare, è situato a soli 65 km dalla costa del Cilento.
Il Palinuro è costituito da ben otto diversi edifici vulcanici allineati in direzione Est-Ovest e presenta una saltuaria attività sismica. Il Vavilov è caratterizzato da notevoli dimensioni, ma è ritenuto un vulcano spento. Nel Canale di Sicilia merita attenzione il vulcano sottomarino Empedocle, una cui eruzione, generò la nascita della famosa isola Ferdinandea che rimase emersa dal 1831 al 1832. Si tratta di un gigantesco vulcano sottomarino situato a quaranta chilometri dalla costa di Agrigento e a 400 metri di profondità con dimensioni paragonabili a quelle dell’Etna ed una forma a ferro di cavallo. Una sua esplosione genererebbe uno tsunami che in solo dieci minuti sarebbe sulle coste siciliane. Il quadro dei vulcani sottomarini italiani è stato ampliato con la scoperta nel 2016 di sei bocche vulcaniche nel golfo di Napoli, nel settore di mare antistante il Vesuvio, localizzate a una distanza inferiore a 4 km dalla costa nel tratto compreso tra Torre Annunziata ed Ercolano. L’esistenza di vulcani sottomarini è stata dimostrata alla fine dell’800 allorché vennero individuati, per mezzo di scandagli, nel corso della spedizione attorno al mondo effettuata negli anni 1872-1876  dalla nave britannica Challenger. Ma ancor prima, nel 1649-1659, una eruzione di tipo esplosivo del Kolumbo, un vulcano sottomarino del Mare Egeo, uccise 70 abitanti della vicina isola di Santorini, svelando drammaticamente l’esistenza di vulcani al di sotto delle acque.

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