L’AQUILA DIVENTA CENTRO DELL’ARTE CONTEMPORANEA

di Marianna D’Ovidio

“Seminiamo arte. Il MUBAQ a L’Aquila per un Museo diffuso” è un Progetto di Ri-Generazione Civica promosso dal MuBAQ, Museo dei Bambini L’Aquila, che prevede una serie di mostre di arte contemporanea distribuite in luoghi simbolo della città e di cui qui potrete consultare il programma.

L’idea dell’artista Lea Contestabile è realizzata insieme ad altri storici dell’arte e curatori, e ha come obiettivo quello di promuovere l’arte attraverso temi diversi.

Dal 15 al 31 luglio 2023 presso ONE GALLERY in via Roma, 67 è possibile ammirare la mostra fotografica dell’artista armeno Aram Kirakosyan, a cura di Paolo Dell’Elce. Volti celati, sguardi di bimbi, maschere silenziose raccontano la drammaticità di questa etnia martoriata. Aram Kirakosyan, di origine armena, classe 1987, è un fotografo documentarista che si è occupato lungamente del suo popolo e dei drammi che ha attraversato. Ricordiamo infatti il genocidio perpetrato ai danni degli armeni tra il 1915 e il 1919 da parte dell’impero ottomano e di cui i segni sono visibili ancora oggi nella collettività. La mostra si apre su due stanze in cui le immagini campeggiano con grande fierezza; la macchina fotografica di Aram Kirakosyan ha saputo trasferire con grande acume sulla pellicola la sensibilità delle diverse generazioni.

La mostra è aperta mercoledì, giovedì e venerdì dalle 18.00 alle 20.00.

Inaugurata il 6 luglio e visitabile fino al 28 luglio, presso F’ART – Spazio Arti Visive L’Aquila, sempre nell’ambito dell’iniziativa, è possibile invece visitare la mostra “A due passi dal cielo” a cura di Valeria Tassinari. Il richiamo all’universo è in questo caso rappresentato dalle opere di alcuni artisti che ripropongono la complessità dei segni del cielo e il cui sottotitolo “prove di attrazione celeste” è davvero suggestivo. Per l’occasione Marco Pellizzola espone alcuni secchi nei quali inserisce i riflessi delle costellazioni celesti, restituendoli come punti e linee di contatto. Paolo Dell’Elce propone tre foto Polaroid inquadrate da eleganti cornici, nei quali introduce attraverso gli scatti di questa macchina fotografica ormai ancestrale, gli steli e i rami di una natura disseminata “subter labentia signa caeli” – come avrebbe detto Lucrezio – ossia sotto i segni erranti del cielo.

Giulia Napoleone presenta “prove di blu” in cui una serie di puntini su campo azzurro si dispongono a formare silenziosi simulacri del cielo, e infine Lea Contestabile accenna all’azzurro universale con il sogno delle sue sagome: gatti, uccelli, bambine, che risucchiano il mondo presente in quello celeste. Entrambe le mostre sono da non perdere.

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