M5S su emergenza maltempo Abruzzo. Enel e Terna alla Camera: tante domande, poche risposte

“Quali soluzioni, anche tecniche, Enel e Terna hanno in cantiere per evitare che l’Abruzzo possa vivere in futuro la drammatica situazione di gennaio, quando circa metà degli abruzzesi sono rimasti per giorni senza corrente, riscaldamento e talvolta acqua? Questa è la principale domanda che oggi abbiamo posto ai vertici di Enel e Terna, in audizione alla Camera dei Deputati, alla quale purtroppo ci sono state solo poche risposte, e molto vaghe” affermano i deputati Gianluca Vacca e Andrea Colletti, intervenuti oggi all’audizione insieme al deputato PD Ginoble, unico abruzzese degli altri partiti.

“Le due società hanno dato la colpa dell’enorme e prolungato blackout di gennaio all’eccezionale nevicata e principalmente alla formazione di manicotti di ghiaccio sui cavi. Alla nostra richiesta di conoscere quali siano i rimedi ed eventualmente i tempi di attuazione, solo risposte vaghe da parte di Enel (che comunque ha promesso d’inviare al Parlamento del materiale aggiuntivo nei prossimi giorni) in merito a una eventuale e futura manutenzione sui cavi e una altrettanto vaga risposta da parte di Terna sull’installazione di dispositivi anti-rotazionali sui cavi per mitigare la formazione di manicotti di ghiaccio. Secondo Terna, sono 5700 quelli già installati e in futuro ne verranno installati altri, ma non si sa né quanti né in che tempi.

Nessun accenno invece – spiegano i deputati del M5S – alle eventuali criticità o falle che si sono presentate a causa dell’inefficienza degli enti territoriali e di quelli preposti a garantire la viabilità in tempi rapidi per il ripristino delle utenze. E nessuna risposta da parte di Terna alla domanda quale relazione ci sarebbe tra gli ingenti investimenti sbandierati anche oggi dalla società per la costruzione degli elettrodotti nella nostra regione, come il Villanova-Gissi, e la prevenzione di altri eventuali blackout come quelli del 2015 e di gennaio scorso. Di fatto l’ennesima conferma, se mai ce ne fosse ancora bisogno, della totale inutilità di queste faraoniche opere per i cittadini abruzzesi”.

“Facilitare – concludono Vacca e Colletti –  il più possibile la comunicazione con i cittadini richiedenti i rimborsi è stata un’altra richiesta espressamente fatta ad Enel: ad esempio, attualmente nei moduli compilabili on line non è possibile allegare la documentazione comprovante i danni subiti dal blackout.”

 

Redazione

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