Meteo. Alta pressione nord-africana e un’altra ondata di caldo in pieno obiettivo del Mediterraneo. Instabilità in diminuzione e bel tempo in arrivo sulla penisola. L’evoluzione degli eventi

Meteo. Un’area di alta pressione facente parte della cintura di alte pressioni di matrice tropicale-continentale, di cui l’Anticiclone delle Azzorre facente parte della Cella di Hadley e presente in aperto Atlantico (tropicale-marittima), si sta generando in prossimità delle coste mediterranee del Nord Africa. Si tratterà di un promontorio in quota di matrice Subtropicale di cui una depressione meteorologica di origine termica al suolo, la cui rimonta, è coadiuvata da una saccatura nord-atlantica in discesa sul medio-atlantico dalle Isole Britanniche come se fosse rappresentata un’asse in discesa di un’antica bilancia. Quest’ultimo ha come asse dell’anticiclone avente subsidenza atmosferica collocato sul Deserto del Sahara, la zona di origine di un promontorio (ossia esteso da nord verso sud) in quota di matrice afro-mediterranea. Nel corso della metà di questa settimana, successivamente al transito di diversi fronti freddi e instabili in area adriatica e l’affondo di masse d’aria molto fresca di origine scandinava verso i settori europei centro-occidentali, la figura anticiclonica si estenderà a mo’ di promontorio richiamando le masse d’aria molto calda dalle dune sabbiose del Nord Africa là dove l’aria risulterà calda e torrida grazie alle isoterme al suolo che la coinvolgeranno appieno sul territorio interessato: rotazione in espansione secondo il senso antiorario al suolo rispetto al moto rotatorio nelle fasce di alta pressione appartenenti alla Cella di Hadley, in quota in senso orario e al suolo in senso antiorario, paradossalmente parlando (depressione al suolo di origine termica), sulle aree interne del Sahara, ossia sulle dune sabbiose e nell’area sub-sahariana del Sahel. L’ondata di caldo avrà il suo massimo apice a partire dalla metà di questa settimana quando si riverserà completamente sul Mediterraneo e sarà la subsidenza atmosferica tra cui i moti in movimento lento rispetto alle correnti discensionali dei sistemi temporaleschi a far evaporare le nubi secondo il moto inverso, ovvero di compressione dell’aria. Tuttavia, l’instabilità sull’Europa occidentale rispetto all’impennata delle temperature sia al suolo e successivamente in estensione anche in quota con un innalzamento dei valori riguardanti l’altezza di geopotenziale, dunque al variare in positivo delle isoipse e dalla pressione atmosferica livellata man mano che si prosegue verso il suolo, in grado di favorire lungo le coste italiche e dell’Europa meridionale e balcanica centro-meridionale, un aumento del quantitativo di afa acquisita come una spugna dalla superficie dal mare nostrum e dei suoi bacini che, se non fosse per le escursioni termiche ancora attive nelle aree montuose, si amplificherà nel fine settimana nelle ore più calde del giorno anche nelle aree interne appenniniche, con la possibilità di qualche temporale di calore sull’arco alpino, più esposto alle correnti d’aria fresca e instabile proveniente dal Nord Atlantico. Le giornate soleggiate dureranno un po’ più a lungo a causa dell’estensione del caldo dal promontorio anticiclonico (anticiclone di origine termica) dal suolo verso la quota; quest’ultimo contribuente alla formazione delle nubi cumuliformi al ridosso dei rilievi (termiche per il parapendio e cumuli umilis e mediocris), là dove l’anticiclone non pone i suoi massimi, ma si tratta lo stesso di un’avvezione di vorticità negativa o anticiclonica: Anticiclone delle Azzorre, ad esempio al posto dell’Anticiclone nord-africano. Le temperature massime in aumento saranno stazionarie e in lieve diminuzione in confronto alle temperature minime che saranno più basse e differenziate. Potrebbe svilupparsi ancora qualche temporale di calore nelle ore più calde dell’arco della giornata in seguito ai massimi di alta pressione non posizionati adeguatamente sullo stivale sulle aree dell’Appennino centro-meridionale (a partire dalle cosiddette termiche dalle cime dei monti). Nonostante ciò, successivamente il caldo intenso e l’insolazione (tempo per lo più soleggiato) interesseranno maggiormente la Penisola Iberica e successivamente l’aria calda potrebbe sfiorare anche la mitteleuropa e l’Europa centro-occidentale, inclusi i Paesi Bassi ove, esattamente come sul Nord Italia, anche nelle aree pianeggiati e chiuse dalle aree montuose nelle vicinanze o circostanti potrebbero registrarsi percentuali di umidità e di aria calda in aumento in assenza di un’incisiva escursione termica. Essa si manifesterà anche dopo le infiltrazioni più umide e fresche di origine atlantica, portatrici fino alla metà di questa settimana di aree di instabilità e piovaschi sull’Europa centrale e, successivamente, dal fine settimana anch’essa invasa dalla massa d’aria calda di cui successivamente torneremo a parlare entrando più nel dettaglio dal punto di vista delle temperature nel prossimo aggiornamento di approfondimento di Meteorologia. 

 Grazie e al prossimo aggiornamento meteo in forma scritta.

rc

About Redazione - Il Faro 24