Meteo. Gocce fredde verso il contesto appenninico italico. L’instabilità pomeridiana nascerà anche nei prossimi giorni. Ecco che tempo farà nel week-end

Meteo. A partire dalle prossime ore, in particolare nelle ore diurne del giorno e in perseveranza nelle giornate di lunedì, martedì e mercoledì della settimana entrante, le vicende del tempo atmosferico ci condurranno ad un Ferragosto 2022 nelle giornate a priori movimentato o dinamico dal punto di vista meteorologico, mentre la giornata di Ferragosto dal punto di vista meteorologico potrebbe rivelarsi non pienamente stabile e soleggiato per un pic-nic e una giornata al mare; si preannuncerebbe in parte soleggiata e sotto altri sfondi variabile, esattamente in coincidenza anche alla giornata di domenica prossima che la precede come Vigilia di Ferragosto 2022. Tornando all’inizio di questa settimana appena iniziata, dal tardo mattino potrebbero risorgere nubi cumuliformi al ridosso dei rilievi, nei luoghi sia dell’entroterra che in traslazione, a causa delle correnti in quota in rotazione da sud-ovest a nord-est, fino alle aree costiere orientali. Si tratterà di una serie di gocce fredde in quota, di cui una incomincerà più o meno a catena distaccandosi dal Vortice Canadese, ossia dalla sua circolazione originaria, transitando all’interno delle aree di alta pressione indebolendo, una volta andate in cut-off, l’area chiusa e interessata, fredda e instabile in quota, sfruttando alle nostre medie latitudini la destabilizzazione data dal riscaldamento diurno da parte dell’insolazione favorita al primo mattino e dalla precedente serenità notturna e in grado di innescare instabilità pomeridiana in grado di estendersi fino alle ore serali per poi smorzarsi nelle tarde ore serali e notturne. Ebbene, le condizioni del tempo saranno all’insegna dell’instabilità atmosferica nelle giornate di lunedì e martedì e si manifesteranno pienamente perturbate durante le prime ore pomeridiane del giorno fino alle prime ore serali quando si origineranno sia sull’arco alpino che sulle regioni adriatiche del Nord Italia fino a diffondersi alle aree tirreniche, senza esclusione della Toscana e dell’Appennino settentrionale. Il resto della dorsale appenninica rimarrà sopravvento e dal versante adriatico e sull’entroterra abruzzese si innescheranno vere e proprie celle temporalesche al ridosso dei rilievi e in ampia diffusione alla maggior parte del territorio interno e localmente fino alle aree interne appenniniche laziali. Il pullulare come l’aria calda al di sopra del terreno bollente dato dal riscaldamento diurno favorirà l’induzione del riscaldamento diurno che incontrerà l’afflusso d’aria fresca e instabile proveniente dalle aree balcaniche mediante le sembianze di uno strato più freddo e instabile del primo grande strato dell’atmosfera paragonato ad un grandissimo involucro in grado di circondare il Pianeta Terra, ossia la Troposfera, dove si generano i fenomeni atmosferici. Tuttavia, l’aria di alta pressione gira in senso orario nel nostro emisfero a causa della Forza di Coriolis, in questo modo il circolare di masse d’aria più fresca in quota e la presenza di un campo di alta pressione ad ovest incentiverà lo sviluppo di diffuse celle temporalesche che costeggeranno tutta l’area appenninica dalle prime ore pomeridiane del giorno fino alle ore serali quando si smorzeranno e di notte avranno ancora modo di interessare il settore tirrenico. La goccia fredda che avrà occupato anche l’area del Nord Italia convogliando aria caldo-umida ristagnante in essa dai bassi strati attraverso un moto ascensionale in quota, facendo sì che si verifichino rovesci di pioggia e temporali che potrebbero assumere localmente anche forte intensità. Probabile che nelle giornate di lunedì dal pomeriggio in grado mediante l’energia termica nei bassi strati e il successivo calore latente di condensazione che sprigiona fino a sfiorare la medio-alta Troposfera, la cosiddetta “Overshooting Top” farà sì che vengano interessate fin sulle coste adriatiche e tirreniche anche le ore serali e tardo-serali della giornata di lunedì ove la terraferma riemette più velocemente e il mare più lentamente agevolando i moti convettivi dei temporali orografici sino alle coste rispetto alle aree montagnose. Le celle temporalesche vengono successivamente pettinate in quota dalle correnti d’aria alle quote medio-alte e dalla corrente a getto che pettina le nubi cumulonembi ad incudine o allo stadio maturo a quote decisamente più elevate. La massa d’aria sarà instabile a causa del moto di una goccia fredda dalle latitudini nordiche ove conserva uno stato decisamente più freddo in quota perché dal suolo si destabilizza incontrando pressioni minori, ma lo stato di temperatura deve essere portato all’intero equilibrio fin quando il profilo adiabatico non manterrà la stessa andatura al suolo perché influenzata dalle fauci calde delle inerzie termiche nelle aree cittadine o aree urbanistiche e dei suoi più caldi brulli delle montagne e dell’accumulo d’aria calda nelle vallate e nelle conche che incrementa il carburante necessario all’innesco delle correnti d’aria verticali ascendenti e discendenti per via del ripristino di uno squilibrio barico sia nelle giornate  di lunedì che di martedì.

EVOLUZIONE METEO

Le giornate di lunedì, martedì e mercoledì, a causa della convergenza dei venti in quota esattamente come sta accadendo nelle ultime ore, saranno contrassegnate da un’accentuata instabilità atmosferica in particolare nelle ore diurne e serali del giorno in prossimità delle quali saremo interessati da un graduale peggioramento delle condizioni meteorologico già a partire dalle ore mattutine di questa giornata di lunedì 8 Agosto 2022 e martedì 9 Agosto 2022 e in particolare diffusione delle celle temporalesche con la possibilità di frequenti fulminazioni nube-nube e nube-terra (attività elettrica) che, nelle ultime ore, si stanno generando anche sui settori occidentali e meridionali a causa della convergenza dei venti e si innescheranno anche lunedì pomeriggio fin verso la sera proprio per tali motivazioni. Nelle giornate di di martedì e di mercoledì i rovesci di pioggia anche a carattere temporalesco mediante le sembianze di scrosci di pioggia che si alterneranno a schiarite, ma con minori ombre pluviometriche, data la diffusione dei temporali e la possibilità che le correnti discensionali si sfrangino al suolo sotto forma di downburst in alcune aree appartenenti all’entroterra della nostra regione Abruzzo fino alle coste adriatiche, ove aumenterà il moto ondoso affinché le correnti d’aria da est/nord in rotazione da sud-est. Il vortice di bassa pressione a goccia fredda in quota si sposterà verso l’Italia meridionale entro la metà di questa settimana dando origine a piogge sparse anche sul settore ionico e adriatico meridionale della penisola ove diversi sistemi temporaleschi verrebbero a transitare dall’Appennino meridionale fino alle aree costiere ioniche meridionale dove ci sarà la possibilità di tali piovaschi, scrosci improvvisi di pioggia accompagnati da raffiche di vento e grandinate. Sia mercoledì che giovedì saranno minormente interessate le regioni settentrionali e la Val Padana ove soffieranno i venti di Föhn o favonici che, in merito al calo della pressione barometrica riguardo una netta variazione nelle 24 ore in positivo, differentemente se la goccia fredda che tende ad in invorticarsi in una bassa pressione solo in quota in un anticiclone in un indebolimento, il fronte freddo sarebbe stato molto più propenso ad un calo della pressione atmosferica in quota e al suolo con un indebolimento completo della struttura di alta pressione.  Il transito di un’altra goccia fredda che ripristinerà un equilibrio termico attraverso l’ennesimo refrigerio dopo il transito temporalesco, essa genererà maltempo frontale e specialmente orografico(incluso di calore) in sede appenninica settentrionale, centrale e meridionale. sulle aree alpine e tempo soleggiato/asciutto e più ventoso nonché caldo in Val Padana, solo sulle prealpi potrà sfondare qualche breve temporale, ipoteticamente parlando potrebbe esserci la prababilità di innesco di Supercelle. Nelle giornate a venire, ossia venerdì e sabato, successivamente sia sulle due Isole Maggiori che sull’Appennino centro-meridionale e meridionale nonché sul settore occidentale fino alla costa tirrenica meridionale recante anche forti raffiche di tempo e un abbassamento delle temperature che si verificherà soprattutto lunedì e martedì nelle aree peninsulari interessate specie se dalle raffiche di vento, stavolta maggiormente sui settori adriatici della nostra penisola permarrà qualche refolo di instabilità. Il rinforzo di un’area di alta pressione facente parte dell’Anticiclone delle Azzorre farà sì che si ripristinino condizioni di tempo stabile e soleggiato salvo la probabilità di innesco su tutto l’arco alpino fino ad interessare localmente il versante italiano prealpino. Ne parleremo nei prossimi aggiornamenti meteo in forma scritta. 

Fonte immagine principale dell’editoriale meteo: mmagine di repertorio fonte Pixabay.

Grazie e al prossimo aggiornamento meteo.

Riccardo Cicchetti

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