Meteo. L’Europa è il fulcro dei fronti perturbati di origine polare. Presto l’Italia terreno per altre avvezioni fredde e instabili marzoline. Ecco che cosa avverrà

Meteo. Tutta l’Europa occidentale sta vivendo in parte una pausa dal flusso delle correnti atlantiche, il cosiddetto flusso zonale, ma si tratta solo e ancora di una breve tregua. Il nostro territorio è infatti in balìa di un’alternanza tra una debole propaggine anticiclonica e le estensioni dell’Anticiclone delle Azzorre lungo il meridiano di Greenwich, il quale, in privazione di blocchi ad omega, consente all’area di bassa pressione anch’essa rinvigorita insieme al Vortice d’Islanda e al Vortice Canadese, di far sì che quest’ultima estensione assumesse la sua estensione fino a sud in modo tale che possano affluire le masse d’aria fredda e molto fredda in quota, quest’ultimo connotato anche se possa sembrare paradossale, in grado di consentire nevicate a tratti fin lungo il piano in presenza di un cuscino freddo e della mole convettiva avanzata solo successivamente aventi un’origine artica e una provenienza quasi sempre artico-marittima, dal Mare del Nord, Baltico e in particolare dal Mare del Labrador (Canada), spesso responsabili del transito di fronti freddi e perturbati dopo l’occlusione fredda dei giorni scorsi in transito sui Paesi Bassi e la Mitteleuropa. 

EVOLUZIONE DEL TEMPO

Nel corso dell’inizio della settimana, infatti, il fronte perturbato si dirigerà dall’Europa occidentale, ossia i Paesi Bassi, la Francia e la Germania etc…, fino al cuore del Mediterraneo, là dove la catene montuose rappresentanti la geografia fisica ossia la particolare e complessa come l’atmosfera stessa, catena montuosa italica alpina e appenninica, sperimenterà un vero e proprio vortice depressionario che avrà anche i connotati di profondità. Si tratterà di un altro vortice di bassa pressione dalle caratteristiche extratropicali che piegherà i venti in senso antiorario nel nostro emisfero boreale secondo quanto maggiormente esplicato dalla legge naturale da cui vi è la Forza di Coriolis che verte sulla rotazione dei venti o delle correnti d’aria basata sulla rotazione terrestre posizionando tra Lazio e Campania, sul laziale Golfo di Gaeta. Tutto ciò escludendo formazioni anticicloniche ossia fattori attinenti a rarissime configurazioni secondo carte sinottiche molto meno frequenti sul Mediterraneo quali fattori che contribuiscono ad avvezioni gelide artico-continentali, polari-continentali, a ponti di Woeikoff, a blocchi ad omega e a fronti atlantici sospinti dal Westerlies (corrente occidentale portatrice e generatrice di saccature, promontori e cuneii), ad esclusione delle saccature stesse, ma tenendo presenti innumerevoli fattori tra cui i vortici di formazione mediterranea (995 HPa), di cui la natura del minimo depressionario dei dati di fatto resta ancora incerta dalle simulazioni dello stato iniziale dell’atmosfera) secondo capacità termica della superficie marina di origine termica di matrice russo-siberiana, più tipiche o attinenti a connotazioni relative all’anno invernale 2012 entro la giornata di martedì poiché scivolerà dalla barriera orografica prima che valicasse le Alpi spostandosi sul Mar Ligure e il Centro-Nord da lunedì a martedì verso sud e dopodiché a trottola verso sud-est. L’aria fredda che precede si incuneerà al di sotto di quella più mite spingendola verso l’alto e raffreddandola in un’atmosfera instabile per processo di espansione. Si creeranno dunque i connotati di una vera e propria fase primaverile a livello meteorologico ai margini dell’Equinozio di Primavera a livello astronomico oramai agli sgoccioli, quest’anno in ingresso il 20 Marzo ore 21.24 (anno 2023) secondo il quale si ha un’equipararsi nel nostro emisfero delle ore del Dì e della notte. Dal punto di vista meteorologico la circolazione atmosferica sarà piuttosto dinamica sullo scacchiere euro-mediterraneo almeno per quanto riguarda tutta la prossima settimana. L’Europa occidentale e il Nord Europa verranno coinvolte pienamente fino alla mitteleuropea e successivamente verso il Nord Italia e il Centro Italia, inclusa la Sardegna da forti folate di vento di Maestrale, piogge anche a carattere di rovescio sparso e di temporale in prossimità delle aree costiere tirreniche fino al settore meridionale peninsulare e in un contesto variabile sull’Adriatico. Il Libeccio anche “virulento” dal punto di vista delle raffiche ruoterà in freddo Maestrale e successivamente in Grecale: dunque ci sarà dunque la possibilità di percepire il Wind Chill in caso di forte vento con una sensazione di freddo legata o interconnessa anche alle abitudini, soprattutto climaticamente parlando, del nostro corpo. Non sarà naturalmente ancora ora di effettuare il cambio d’armadio. Le giornate di martedì, mercoledì e giovedì saranno dunque caratterizzate da rovesci di pioggia e nevicate che muteranno grazie all’abbassarsi dello zero termico, ivi però escludere possibili e future formazioni di cuscinetti di freddi nei bassi strati vallivi e nelle pianure, ipoteticamente parlando. La Tramontana e il Grecale seppur successivamente contrariamente soffiando da nord-est ma da a 3st/sud-est (caratteristica della rosa dei venti attribuibile allo Scirocco che è molto più mite e umido), non avranno più un effetto favonico al loro cessare, anzi riporteranno le condizioni meteorologiche a temporanei miglioramenti con la Tramontana da nord e il levante più freddi e asciutti, successivamente alla sua ricomparsa in quota non solo sulle Alpi ma anche sull’Appennino seppur in un contesto variabile tornerà non copiosa ma anche fino a bassa quota anche sulle nostre zone interne montuose entro martedì/mercoledì trasformandosi da pioggia in neve fino sotto i 700/600 m s.l.m.. Di probabili e successivi cuscini freddi ne torneremo sicuramente a parlare e anche della situazione temporaneamente in variazione della pressione atmosferica negativa (sinonimo di successivo bel tempo e di mitezza dell’aria) in Pianura Padana che inizialmente promette neve per effetto stau appenninico sulle Alpi e mite in Val Padana con tempo soleggiato e secco/fresco per osservazione sull’Adige, nonché a causa anche dell’afflusso freddo e della presenza orografica cuscino freddo e secco e soltanto con il successivo transito perturbato nevicate anche in pianura o fin lungo il piano. Di tale presupposto e ipotesi molto più accuratamente da analizzare ne torneremo a parlare nel prossimo aggiornamento meteo in forma scritta. Se ci sarà la possibilità adi scendere maggiormente nel dettaglio anche nelle previsioni meteo in nowcasting anche dell’evoluzione meteo per i prossimi giorni, non solo dell’iniziale e prossima situazione e della futura tendenza.

Fonte immagine principale dell’articolo meteo: https://www.malpensa24.it/pioggia-neve-nebbia-pioggia-e-neve-ma-dura-poco-nebbia-e-ghiaccio-sulle-strade/

Vi ringrazio e vi rimando al prossimo aggiornamento meteo in forma scritta.

rc

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