Meteo. L’Immacolata Concezione variabile e in parte salva dalle grinfie piovose e invernali in arrivo. Prima irruzione fredda artica e nevicate ai posteri. Ne parliamo insieme

Meteo. La situazione che si sta riconfigurando dal punto di vista meteorologico è esattamente consona alla fine del periodo autunnale poiché essa si sta predisponendo in chiave prettamente invernale inizialmente non strettamente legata al flusso zonale atlantico, successivamente grazie ad un vortice di bassa pressione di origine artico-marittima calamitato da parte di una massa d’aria fredda di origine artico-marittima proveniente dal Nord Europa con una minima di – 30 gradi Centigradi o leggermente inferiore allo zero che scivolerà attraverso il dislocamento di un lobo del Vortice Polare dalla depressione semi-permanente canadese fino all’Europa centro-occidentale. Le isoterme alla quota di 850 HPa (circa 1400 m s.l.m.) faranno sì che le infiltrazioni umide e instabili che determineranno variabilità a partire dai settori tirrenici occidentali del Nord e del Centro e liguri del Nord Italia determineranno nuvolosità e piogge sparse fino ai restanti territori interni e verso il versante adriatico, dove le nubi si alterneranno ancora per i prossimi giorni a momenti di tempo soleggiato. Ci sarà la possibilità di nuvolosità variabile a cominciare dalla Marsica e dall’aquilano fin soprattutto alle aree pedemontane che si farà evidente nella giornata di giovedì 8 Dicembre 2022, giorno dell’Immacolata Concezione, dove ci sarà la possibilità di sporadici rovesci di pioggia alternati ad ampie schiarite a causa del transito di un modesto sistema nuvoloso di origine atlantica che verrà completamente alimentato dalla convergenza di una seconda e più intensa perturbazione atlantica proveniente dalla Penisola Iberica e coadiuvata da una depressione meteorologica di matrice afro-mediterranea. Il fine settimana vedrà un completo e più severo peggioramento delle condizioni meteorologiche a causa dell’accentuarsi tra lo scorrimento del fronte caldo verso l’occlusione fredda di nubi cumuliformi e nembostrati dopo la precedente comparsa di nuvole altocumuli a floccus, stratocumuli e altocumuli lenticolaris per via della dinamicità in accentuazione e del rimescolamento dei giorni trascorsi che ci ha relegato solo qualche giornata di nebbia per lo più avente una durata mattutina nelle aree vallive, incluse le conche e le pianure oltre alle aree montuose e anche in estensione alle aree adriatiche, in talune circostanze ampiamente incluse dai rovesci di pioggia che, a tratti, potrebbero anche essere misti a neve e a graupel nelle aree collinari e costiere, solo sulla costa non si tratterà di nevicate, ma di piogge sparse. Il dilagare della saccatura artica che lambirà solo l’Italia, la quale avrà una direzione di provenienza attinente alla Penisola Scandinava, farà sì che l’aria fredda destabilizzata dal basso venga convogliata anche sulle regioni del Nord Italia, poiché l’Italia settentrionale e soprattutto l’area tirrenica centrale, in predominanza al richiamo caldo e destabilizzerà dal basso instaurando moti convettivi impregnati di umidità dalla superficie marina piuttosto mite, più mite della norma e decisamente più calda dalla scorsa Primavera, seppur fortunatamente le temperature superficiali già di per sé simili ai mari tropicali e soprattutto agli oceani (SSTA prossime o addirittura di poco superiori ai 30 gradi centigradi) perdano di energia termica di Inverno e a partire dal periodo invernale perché questo processo avviene più lentamente rispetto alla terraferma e vi è stato un anticipo nella scorsa stagione primaverile. L’aria più mite è spesso considerata tale d’Inverno per tali motivazioni e con più frequenza rispetto al passato e, in particolare nell’ultimo trentennio, il periodo mite è contrassegnato da un aumento dell’indice CAPE e ad esso l’umidità acquisita soprattutto dalla superficie marina oltre alla massa d’aria destabilizzata dal basso dai mari del nord oltre che dell’oceano, quale ad esempio l’Atlantico settentrionale, il Mare del Nord e il Mar Baltico. La massa d’aria molto fredda in quota che si dilanierà sul cuore dell’Europa rappresenterà isoterme (linee che congiungono punti che hanno una medesima temperatura alla stessa quota e potrebbero essere trasferite anche al suolo mediante l’aria gelida, più densa e pellicolare). Esse potrebbero attestarsi fino ai – 8 gradi Centigradi al di sotto dello zero che scivolerà dal Mar Glaciale Artico poiché il merito potrebbe essere attribuito al dislocamento del Vortice Polare. La quantità di precipitazioni è solo ipotizzabile nonché il freddo che potrebbe far nevicare fino in Pianura al Nord e sulla dorsale appenninica, nonché sulle regioni del Centro e del Sud (fino a quote medio-basse) fino a bassa quota nelle aree interne, comprese le basse quote dell’Appennino abruzzese (rovesci di neve in un contesto variabile a 700-600 m s.l.m) entro l’inizio della prossima settimana (lunedì 12 Dicembre 2022) poiché potrebbe anche trattarsi di un freddo secco caratterizzato dal rinforzo delle correnti d’aria di Bora sull’Alto Adriatico, Grecale (nord-est) e Tramontana; successivamente ad un’ipotetica collocazione dell’area di bassa pressione di natura nord-atlantica che si genererà come dicevamo in seguito al probabile ingresso di una perturbazione più intensa e piovosa della medesima origine, abbia incalzato dal Rodano una sventagliata moderatamente fredda in rotazione da Libeccio a Maestrale. Del primo assaggio dalle caratteristiche invernali di questo Inverno meteorologico (ingresso stagionale a livello astronomico come ogni anno il primo Dicembre) e del 21 Dicembre 2022, ossia il Solstizio d’Inverno alle ore 22.47 (ora italiana), ne torneremo a parlare nei prossimi aggiornamenti meteo in forma scritta.  

Buona Festa dell’Immacolata Concezione all’insegna solo della spiccata variabilità e in parte completamente salva dal maltempo dai connotati meteorologici sia tardo-autunnali che invernali. 

Fonte immagine principale dell’editoriale di approfondimento meteo soprastante: https://www.affaritaliani.it/cronache/meteo-neve-abbondante-in-arrivo-oltre-i-20-cm-neve-quando-e-dove-656625.html

Vi ringrazio.

Riccardo Cicchetti

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