PROCESSO BUSSI, AVVOCATI SCIOPERANO E SALTA L’UDIENZA

I legali dei difensori sono in sciopero e scatta il rinvio. Tutte presenti invece le parti civili

A nuovo ruolo il processo di Bussi in Cassazione. Prescrizione sospesa

L’avvocato del WWF Tommaso Navarra: «Vuol dire che sarà necessaria l’85a udienza»

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Ha avuto l’esito tutto sommato atteso l’udienza in calendario questa mattina davanti la Corte di Cassazione per il cosiddetto processo di Bussi: rinvio a nuovo ruolo. Questo perché tutti i difensori degli imputati condannati l’anno scorso in secondo grado dalla Corte d’Assise d’Appello dell’Aquila, hanno aderito allo sciopero degli avvocati in programma per la giornata odierna e si sono astenuti dall’udienza. Al contrario tutti i legali delle parti civili erano regolarmente presenti in aula. C’è da aggiungere, per completezza di informazione, che l’udienza sarebbe stata comunque soggetta a rinvio per la mancata notifica a uno dei difensori. Non c’è tuttavia il pericolo che il processo possa saltare, come spiega l’avvocato del WWF Tommaso Navarra: «Il Procuratore generale ha chiarito che non si verificava l’ipotesi prevista dal codice di autoregolamentazione, che chiede di non astenersi nel caso di processi prossimi alla prescrizione. Si deve infatti operare un ricalcolo alla luce dei precedenti rinvii per cui la data di prescrizione non è così imminente come era stato erroneamente ipotizzato. In ogni caso i termini oggi sono stati sospesi sino alla prossima udienza: il processo non corre alcun rischio di non arrivare a una definitiva sentenza».

Bisognerà unicamente pazientare: «Sino ad ora – commenta l’avv. Navarra che tutela il WWF, parte civile sin dall’inizio del procedimento – abbiamo sostenuto 84 udienze, vuol dire che sarà necessaria anche l’ottantacinquesima».

«È importante – chiosa invece il delegato Abruzzo del WWF Italia Luciano Di Tizio – che intanto vada avanti il procedimento in corso presso il Ministero dell’Ambiente, il cui prossimo appuntamento ci sarà a breve, per arrivare alla bonifica dei terreni contaminati. L’obiettivo finale non può che essere infatti il ripristino totale dei terreni contaminati».

 

FONTE: WWF Italia Onlus, Abruzzo

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