PUCETTA: PAREGGIO CON LA ROSETANA NEL SEGNO DI ANGELOSANTE, MARTINI E CANNATELLI

Domenica si è chiusa #LafavoladelPucetta, scritta da una società, da un allenatore e da una rosa di giocatori che hanno onorato la maglia gialloblù per tutto il campionato. La forza del gruppo è stata fondamentale, un gruppo composto da amici, pronti a remare sempre dalla stessa parte, in cui i più esperti hanno incitato e rimproverato i più giovani. Questo mix di giocatori allestito dal direttore sportivo Ugo Petitta, è stato sapientemente gestito da un tecnico bravo e ben voluto da tutti i giocatori: Gianluca Giordani.

Domenica a Civitella Roverto è stata l’ultima partita del primo campionato di Promozione nella storia del Pucetta, ma è stata anche l’ultima partita con la maglia gialloblù addosso per tre giocatori che hanno dato tantissimo alla causa: Alessandro Martini, Giuseppe Angelosante e Walter Cannatelli (nella foto da sinistra a destra Angelosante, Martini e Cannatelli).

Il Match ha visto applausi e abbracci dedicati ai tre giocatori quando sono usciti dal campo. Martini ha giocato la sua ultima partita col Pucetta con la fascia al braccio gentilmente ceduta da capitan Bisegna. Il difensore gialloblù è anche entrato nel tabellino dei marcatori segnando con estrema freddezza il penalty assegnato nel match contro la Rosetana. Nei due anni in cui ha vestito la maglia del Pucetta Martini ha dato il suo contributo nella vittoria del campionato di Prima Categoria e in questa stagione di Promozione, dove la difesa gialloblù è stata la quarta meno battuta. Un vero leader difensivo.

Angelosante è stato il simbolo di questa squadra. Con la casacca gialloblù addosso l’esterno d’attacco ha contribuito a scrivere la bellissima storia del Pucetta che, dal 2010, è salita dal campionato di Terza Categoria a quello di Promozione. Ragioni lavorative lo porteranno a campionati meno impegnativi, ma quello che ha dato Angelosante non sarà dimenticato.

Infine Cannatelli che nella sua Civitella Roveto ha dato l’addio al calcio. All’uscita dal campo tutta la tribuna dell’impianto ha tributato al forte centrocampista rovetano un applauso di stima. Siamo certi che per lui non sarà facile lasciare questa seconda vita, ma Cannatelli è un uomo di parola e, per come lo conosciamo, sappiamo che rispetterà questa scelta. Cannatelli è stato uno dei talenti più cristallini della storia del calcio marsicano e con il suo ritiro tutto il calcio abruzzese ne sentirà la mancanza.

Passando alla partita di domenica si sono affrontate due squadre interessanti, dove il Pucetta ha commesso qualche ingenuità di troppo facendosi raggiungere ben due volte. A rompere gli equilibri è stato al 26’ del primo tempo Cordischi che con un gran taglio sfrutta un delizioso assist di Incerto e si presenta al cospetto di Amadio da solo e di piatto sinistro lo supera. Al rientro nel secondo tempo mister Bernabei effettua due sostituzioni inserendo Perini che, al 51’ si rende autore di uno splendido calcio di punizione che porta sul pari la formazione ospite. Al 76’ Zazzara viene steso in area e Dumea fischia il calcio di rigore che normalmente batterebbe lo stesso Zazzara, ma questa volta sul dischetto si presenta Martini che con freddezza supera Amadio per il nuovo vantaggio gialloblù. Il Pucetta non preme sull’acceleratore e si limita a controllare, ma un errato posizionamento difensivo al 91’ favorisce Staffelli che fa partire un siluro che si insacca sotto la traversa superando l’incolpevole Ranalletta.

2 a 2 il risultato finale che porta i gialloblù al sesto posto con 52 punti assieme al Fontanelle. Ottima impresa quella compiuta quest’anno dalla formazione gialloblù che, ricordiamo, è partita a settembre con lo scopo di salvarsi, e si è ritrovata in alcuni tratti del campionato anche a lottare per la testa della classifica. La conclusione della stagione è stata un degno finale di questo capitolo della favola gialloblù che da due anni non conosce sosta. La poesia di questo capitolo è stata data dai saluti a Martini, Angelosante e Cannatelli che hanno fatto scendere a qualcuno più di qualche lacrimuccia, ecco perché, nonostante tutto, il calcio resta uno sport bellissimo che riesce a regalare emozioni indescrivibili.

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