Tollo. L’opposizione: “Capiamo che lo stipendio è elevato, ma lavorare pure di domenica, sembra esagerato!”

Tollo. Riceviamo e pubblichiamo.

Capiamo che lo stipendio è elevato, ma lavorare pure di domenica, sembra esagerato! Oggi mentre tutti erano intenti a godersi la giornata di sole c’era chi, ligio al proprio dovere, lavorava per noi.
Il ns, a confronto del quale Aleksej Stachanov è un fannullone, è intervenuto per ben due volte, spiegando il suo verbo, a tutta la popolazione in trepidante attesa, comunicando l’inaugurazione di una nuova rubrica, dal titolo “le bugie delle opposizioni”. Chi poteva essere il conduttore di questa nuova rubrica, se non lui, il sindaco di Tollo Angelo Radica che in materia, le bugie, è uno dei massimi esperti europei e maggior rappresentante della nuova corrente letteraria che nasce in antitesi all’illuminismo e cioè “l’incredibilismo”, in pratica non gli crede più nessuno. La puntata di oggi era dedicata all’ordinanza sindacale con la quale lo “stacanovista al quadrato” ha affidato il servizio di raccolta rifiuti alla società Eco.Lan. Tralasciamo le varie fandonie scritte, come per esempio l’abbassamento della tassa sui rifiuti, alle quali oramai siamo abituati e che non fanno più testo e concentriamoci sul contenuto della comunicazione trasmessa a reti unificate, ma non per tutti, a quelli in regola con il pagamento dell’abbonamento della televisione. Antefatto: chi scrive, durante l’ultimo consiglio comunale, aveva denunciato il “fatto gravissimo” di una lettera, arrivata al Comune di Tollo, in data 6 Novembre 2017, del Ministero dell’Ambiente, che spiegava che L’AFFIDAMENTO di un servizio come quello dei rifiuti non può essere fatto con “ordinanza sindacale”. L’ordinanza, che non poteva essere emessa, conteneva una serie di errori e il Ministero invitava il sindaco a procedere alla rimozione dell’ordinanza. Questa lettera è stata tenuta nascosta, anche ai componenti della maggioranza, per tre mesi e si è venuta a conoscenza solo grazie all’intervento del sottoscritto. Questo l’antefatto. Aleksej al quadrato, nella sua rubrica, oggi, per giustificare affannosamente il suo comportamento riporta alcune cose che fanno sì, che, come si suol dire: “il rimedio è peggio del danno”. 1) Afferma: “la lettera non doveva essere comunicata ai consiglieri…..” cioè una comunicazione che riguarda un servizio pagato da tutti i cittadini deve essere tenuta all’oscuro non solo dei cittadini ma anche dei consiglieri che rappresentano la cittadinanza, come se la cosa fosse un fatto privato. Addirittura non è stata comunicata neanche al consigliere con delega all’ambiente, il quale sicuramente avrà ringraziato per essere stato tenuto all’oscuro della situazione, evidentemente per non farlo preoccupare. 2) Afferma: “un consigliere di opposizione ne è venuto a conoscenza forse perchè imbeccato da un dipendente…” il problema cioè non è l’ordinanza “illegittima” emessa, ma la modalità con la quale il sottoscritto è venuto in possesso del documento. Sarebbe opportuno nominare una commissione d’inchiesta interconsiliare per scoprire la talpa, e se la talpa non fosse un dipendente? 3) Afferma: “abbiamo prontamente valutato il contenuto della lettera con l’ufficio tecnico e il ns avvocato e abbiamo preparato la risposta”, madonna, cioè la lettera era conosciuta dal tecnico, dall’avvocato ma sconosciuta agli amministratori e al delegato all’ambiente, ottimo,! Si deduce quindi che l’avvocato incaricato sarà pagato direttamente dal sindaco, se è un fatto privato, e non sarà posto a carico degli altri amministratori e della cittadinanza; 4) con questa affermazione raggiungiamo l’apoteosi: “ la contestazione riguarda l’affidamento di un servizio che sappiamo bene NON POSSA AVVENIRE per mezzo di ordinanza”, cioè si è emessa un ordinanza sapendo che la stessa era illegittima, cioè si commette un reato con la consapevolezza di commetterlo. Conclude: “a breve provvederemo a sanare la situazione, nel rispetto delle leggi”, cioè dopo aver infranto la legge, aver emesso una ordinanza illegittima, piena di errori, finalmente rispetteremo la legge, l’Italia è un paese un po’ strambo, credo però che la legge, se non è stata variata in queste ultime ore, vada sempre rispettata. La nota comica è che quando trattiamo di un errore, di una inesattezza, di un atto sbagliato, il Ns sindaco usa il plurale, abbiamo, …provvederemo, …rispetteremo etc., quando si tratta di un giusto riconoscimento, che dovrebbe essere la normalità per un’amministrazione si usa la prima persona singolare (io ho fatto, io sono, io, …..io….).
Concludo con una domanda, che è la stessa fatta in consiglio comunale, alla quale non è stata data risposta: “premesso che il sottoscritto è favorevole all’affidamento ad ECO.LAN in quanto società interamente pubblica, poiché l’ordinanza “illegittima” perde l’efficacia in data 28 febbraio, il primo marzo, affideremo “in house” il servizio ad Eco.Lan o il sindaco emetterà una nuova ordinanza, sapendo, per sua stessa ammissione, che un eventuale altra ordinanza o proroga di quella esistente, è illegittima” e contraria alla legge? Saluti, andiamo a divertirci anche perchè io non sono pagato per lavorare anche di domenica.

•Gruppo consigliare
Art. 1 per Tollo,
Ettore Leve.

•Comitato Cittadino
Spontaneo e Libero,
Luciano Di Giulio.

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