DOMENICA 24 MARZO SI TORNA IN PIAZZA AD AVEZZANO PER SENSIBILIZZARE ALLE REGOLE DEL CUORE DELL’AFFIDO FAMILIARE

La consigliera comunale Federica Collalto: “L’obiettivo primario è quello di comunicare bene e diffondere informazioni utili sull’affido familiare temporaneo. L’evento che l’Amministrazione comunale di Avezzano ha accolto è stato organizzato, a livello regionale, dalla Garante per l’Infanzia e per l’Adolescenza”.

Piazza Risorgimento è una delle 11 piazze abruzzesi prescelte, quest’anno, per l’evento di sensibilizzazione regionale sull’affido familiare. Avezzano, cioè, ha aderito assieme ad altre grandi città della Regione all’iniziativa “Accogliere è una scelta di cuore”, voluta fortemente e costruita dalla Garante per l’Infanzia e per l’Adolescenza dell’Abruzzo, la dottoressa Maria Concetta Falivene. Si tratta di manifestazioni di piazza che mirano a fornire ai cittadini materiale e nozioni utili su un tema così intimo e viscerale, quale quello dell’accoglienza e dell’affido di bimbi cresciuti in ambienti familiari disfunzionali. “Domenica 24 marzo, dalle ore 10 alle 12 e 30, tanti volontari, assieme ad alcuni amministratori comunali saranno in campo con un gazebo in piazza proprio per rinverdire e rafforzare il messaggio. – spiega la consigliera Federica Collalto, in contatto da giorni con la dottoressa Falivene, che sarà presto ospite in città – Troppi ragazzi e troppi bambini, oggi, anche molto piccoli, vengono affidati alle case famiglia proprio perché spesso la strada dell’affido familiare non si conosce o si conosce poco. Vogliamo infrangere il soffitto di cristallo dell’informazione e cercare di fare la nostra parte anche qui ad Avezzano”, spiega l’amministratrice. L’autorità Garante in Abruzzo per l’Infanzia e per l’Adolescenza ha promosso non a caso diverse domeniche di sensibilizzazione in piazza in tutto l’Abruzzo, in collaborazione con il Tavolo per l’affido familiare, con Confimi e con tutte le istituzioni del terzo settore, in attuazione della legge numero 184 del 1983. “Dare un’altra via e un’altra possibilità di vita, consentire la formulazione di un’altra prospettiva di crescita e di sviluppo per il minore che si trova a vivere, anche se temporaneamente, uno stato di abbandono materiale o morale. – conclude la consigliera – Questa è l’essenza dell’affido familiare,

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