Foschi – Associazione ‘Pescara – Mi piace’: richiesta di stop ai lavori per la fibra

“Lavori per l’installazione della banda ultralarga a Pescara, tutto da rifare. Troppo alta la quota stradale in cui l’impresa sta installando i lunghi serpentoni della nuova fibra, appena 10 centimetri sotto l’asfalto, là dove il contratto prevede il rispetto dei 35 centimetri in minitrincea, troppo vicina ai sottoservizi, e dunque facile da danneggiare al primo guasto delle reti sottostanti. A questo punto chiediamo l’immediato stop del mega-cantiere che sta attraversando tutta la città, con la convocazione di una seduta della Commissione Lavori pubblici e un confronto diretto con i tecnici comunali responsabili dell’intervento ai quali l’Associazione ‘Pescara – Mi piace’ è pronta a consegnare la copiosa documentazione fotografica raccolta dai cittadini con un confronto immediato sul posto per verificare le segnalazioni ricevute. Ancora una volta le ‘grandi opere’ della giunta Alessandrini brillano per incompetenza amministrativa e superficialità, giocate sulla pelle dei cittadini”. Lo ha detto Armando Foschi, membro dell’Associazione ‘Pescara – Mi piace’ che sta seguendo la vicenda con i cittadini.

“Da settimane Pescara è interessata da scavi che stanno causando un forte impatto sulla città e sulla viabilità, con strade in cui le auto fanno la gimcane tra le ruspe e gli scavi, protetti da qualche birillo, senza neanche l’ombra di un vigile urbano sulle strade interessate – ha ricordato Foschi -. In assenza di indicazioni e di cartelloni stradali, è stato necessario chiedere agli stessi operai di quale cantiere si trattasse, scoprendo che si tratta del progetto ‘Smart City’, ovvero l’installazione della banda ultra larga sul territorio di Pescara che sta eseguendo l’impresa Open Fiber Spa di Milano in virtù di una convenzione stipulata a settembre 2017 con la giunta Alessandrini. In sostanza la Open Fiber porterà la fibra spenta fino alle unità immobiliari, a servizio dei futuri gestori, sulla base di una serie di regole e criteri di lavoro teoricamente stipulati con la stessa amministrazione comunale: nella convenzione si legge infatti che l’impresa deve ridurre al minimo l’impatto del cantiere sulla città, deve garantire il taglio del manto stradale in corrispondenza dei pozzetti già esistenti lavorando in minitricee larghe 10 centimetri e profonde 35 centimetri, richiudendo subito il cantiere con bitume a freddo e subito dopo ripristinando tutto il manto stradale. Peccato che le cose stiano andando diversamente e a segnalare le anomalie sono stati i cittadini e i residenti che si sono ritrovati con i cantieri sotto casa  e hanno assistito, loro malgrado, allo svolgimento degli scavi. In realtà là dove la banda ultra larga, ovvero il fascio di fibre, è già stata installata non sarebbe stata rispettata la profondità dei 35 metri, ma la minitrincea sarebbe scesa ad appena 10 centimetri dal manto d’asfalto, come hanno avuto modo di fotografare i residenti di via Gabriele D’Annunzio. Un errore sicuramente non di scarsa rilevanza, visto che scavare meno, oltre a produrre un evidente vantaggio a favore dell’impresa impegnata nel cantiere, comunque significherebbe installare la banda molto più in superficie, ovvero appena sotto l’asfalto, con una possibilità di danneggiamento della nuova rete da parte dei veicoli in transito molto elevata, generando un inutile sperpero di denaro. Non solo: alcuni cittadini, oltre al mancato rispetto degli accordi con il Comune, hanno anche contestato la presenza, proprio al di sotto della banda, dei vecchi sottoservizi, ciò significa che, semmai malauguratamente dovesse danneggiarsi la rete idrica o anche del metano, si dovrebbe rimuovere la banda per poter sistemare il guasto, con un danno economico incalcolabile per la città. Ovviamente – ha aggiunto Foschi – riteniamo che una tale segnalazione meriti una verifica immediata da parte della giunta comunale che per l’ennesima volta ha peccato per superficialità e per assenza, non un tecnico comunale è infatti stato visto sul cantiere durante lo svolgimento delle opere in via D’Annunzio, una presenza invece fondamentale che sicuramente avrebbe potuto correggere subito gli errori. Per tale ragione chiediamo una sospensione temporanea del cantiere, attualmente presente in via Pesaro, dunque in pieno centro, e al Presidente della Commissione Lavori pubblici Piernicola Teodoro chiediamo di convocare subito una seduta urgente richiedendo la presenza del Responsabile unico del Procedimento per il Comune e di un responsabile della ditta impegnata nell’intervento. Nella seduta siamo pronti a mostrare le foto scattate dai residenti di via Gabriele D’Annunzio, ma soprattutto siamo pronti a una verifica sul campo nelle strade dove i lavori sono già stati eseguiti, come in via dei Sabini, via Fonte Romana, via Marconi, dove sarà sufficiente un piccolo sondaggio per verificare l’esatta profondità della fibra. Peraltro chiediamo anche certezze sui tempi di ripristino delle strade in cui sono avvenuti gli scavi, visto che a oggi vediamo solo indecorose pezze con bitume a freddo e vogliamo capire quando la ditta comincerà il rifacimento dell’intero manto stradale per coprire quelle pezze”.

 

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