Meteo. Stabilità e bel tempo nei prossimi giorni; la settimana potrebbe riservarci l’inizio di una fase d’instabilità invernale. Vediamo il perché

Meteo. Le infiltrazioni umide e moderatamente fredda in quota non riusciranno a pervadere completamente il Mediterraneo, in grado di lambire soltanto il versante sopravvento delle Alpi (oltralpe), ove potrebbe nevicare fino a quote medie per il periodo; le escursione termiche saranno consenzienti alle gelate anche sulle aree alpine. Ultimamente, sulla penisola italiana, in particolare nei bassi strati della Troposfera, morfologicamente parlando, stanno ristagnando le quantità di polveri sottili o di PM10 ed è molto persistente la nebbia in Val Padana, com’è possibile notare attraverso un occhio più attento dall’immagine satellitare. Le correnti fredde di origine artica rimarranno ancora agganciate al Vortice Polare che, tuttavia, potrebbe subire un primo indebolimento nelle prossime ore dal punto di vista delle depressioni semi-permanenti islandese e canadese. Il secondo cambiamento dai connotati tardo-invernali non sembra dunque verificarsi nei prossimi giorni quando saremo interessati da un rinforzo dell’Anticiclone delle Azzorre proprio da ovest che, salvo l’instabilità balcanica, ripristinerà lo stampo delle condizioni meteorologiche stabile e soleggiate nonché la nebbia in Val Padana a causa dell’inversione termica e le foschie nella Valli del Centro mediante l’escursione termica con la possibilità di brinate che cominceranno dalla sera per poi estendersi di notte e al primo mattino nelle aree montuose a cielo completamente terso e sereno. L’unico cambiamento meteorologico imminente potrebbe essere dovuto alla completa vulnerabilità del flusso zonale atlantico al cui ramo nord-atlantico potrebbero di nuovo far ingresso le perturbazioni nord-atlantiche che riuscirebbero ad indebolire la struttura di alta pressione garantendo di nuovo l’afflusso dei Westerlies, ossia delle correnti d’aria dai quadranti occidentali e nord-occidentali capaci di riconfermare le nuove fasi di maltempo dalle caratteristiche tardo-autunnali sullo scenario euro-mediterraneo, con le depressioni meteorologiche di origine extratropicale che, alla fine della prima decade di Febbraio 2024, dati i grafici ensemble, la fiuterebbero insieme agli indici tele-connettivi (AO negativa nelle prossime ore che avrebbe potuto indicare anche un indicatore opposto che si sarebbe rivolto alle cosiddette “parentesi invernali” per via dei molteplici fattori e la NAO di nuovo negativa), successivamente ad una fase soleggiata e dunque anticiclonica di inizio Febbraio, ad un crollo della pressione atmosferica e un modesto abbassamento delle temperature sia nei valori massimi che minimi (leggermente in rialzo nelle valli montuose a causa del rimescolamento dell’aria). Data la distanza di tempo che ci separa da quest’ultima tendenza meteorologica, ne torneremo a parlare nei prossimi aggiornamenti meteo in forma scritta.

Fonte immagine dell’articolo di approfondimento di meteorologia: “Foto Shutterstock“ = https://wisesociety.it/ambiente-e-scienza/piogge-acide/

Vi ringrazio ancora molto.

Riccardo Cicchetti

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