Neve tonda sull’entroterra abruzzese. Che tempo farà nei prossimi giorni?

Meteo. Un rapido fronte freddo e temporalesco ha attraversato la Marsica, ne seguono rovesci a tratti temporaleschi di graupel o di neve tonda, sotto forma di tormenta rappresentata dai freddi e furiosi venti di Maestrale e di Tramontana. Ci sarà un brusco calo termico, a causa dell’ingresso di una massa d’aria fredda di matrice artica-marittima. Nella giornata di sabato, ci sarà un netto miglioramento del tempo e un ulteriore rinforzo dei venti dai quadranti settentrionali. Le temperature rimarranno basse sia nei valori massimi che minimi. Nella giornata di domenica, un vortice di bassa pressione sul Tirreno centro-meridionale richiamerà aria gelida di origine artica, facendo nevicare sia sulla Marsica che sul resto dell’entroterra abruzzese. Anche nella giornata di lunedì ci saranno nevicate fino a quote molto basse e le correnti inizieranno a spirare da nord-est.

Cos’è il graupel e come si forma?

Quando i moti convettivi delle nubi immerse nell’aria fredda, quindi foriere di cristalli di ghiaccio e di goccioline sopraffuse, non sono riusciti più a sorreggere tali precipitazioni, hanno permesso il loro viaggio verso il suolo, hanno incontrato lo strato d’aria con una temperatura di poco al di sopra dello zero, cosicché i cristalli di ghiaccio si sono sciolti quasi completamente e, intorno a ciascun nucleo di condensazione rappresentato dal cristallo di ghiaccio, le goccioline sopraffuse sono venute ad aderire. Il fiocco di neve ha poi attraversato uno strato d’aria con una temperatura di poco inferiore allo zero e, dopo essersi arrotolato su sé stesso, è venuto di nuovo a ghiacciare, cadendo insieme alla pioggia o ai rovesci di acquaneve, sotto forma di gragnola o di neve tonda (graupel in lingua tedesca). Ebbene, che differenza c’è rispetto alla grandine? La grandine si genera all’interno dei cumulonembi, quando i moti ascendenti e discendenti (moti convettivi), sollevano le goccioline e i germi di ghiaccio all’interno della nube dall’alto verso il basso, dal basso verso l’alto, finché quest’ultimi raggiungono quote in cui la temperatura è normalmente al di sotto dello zero anche durante la stagione estiva, cosicché si generano i chicchi di grandine che, divenendo molto pesanti da non essere più sorretti da tali moti verticali ascendenti e discendenti, cadono sotto forma di grandine. Quando, invece, avvengono irruzioni d’aria più fredda in quota polare-marittima, si creano strati d’aria con temperature di poco al di sopra dello zero che consentono una moderata fusione del cristallo di neve e una modificazione di quest’ultimo all’interno dell’atmosfera, fino a divenire graupel o gragnola. Questa precipitazione solida, può avvenire sia in Inverno che in Primavera, una stagione di transizione che risente ancora molto della conclusione del periodo invernale, quando si susseguono intense irruzioni d’aria dal Nord Atlantico o di origine polare-marittima. La precipitazione è diversa dalla grandine perché non si genera all’interno dei cumulonembi, ma durante il suo viaggio verso il suolo, nonché è facilmente riconoscibile dalla sua forma tonda e dal suo aspetto opaco e con una struttura facilmente malleabile e comprimibile. E’ stata riconosciuta tale dalla Word Meteorological Organization (WMO).

Vi ringrazio per l’attenzione.

Riccardo Cicchetti

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