PESCARA CONSIGLIERI CENTRODESTRA SU DIFFIDA PER RIAPERTURA BANDO MERCATINO FINTAMENTE ETNICO

“Il bando per l’assegnazione degli spazi all’interno del ricostituendo mercatino fintamente etnico è sbagliato e deve ripartire da zero. A bloccare la procedura è un grave errore materiale contenuto nel bando stesso, che, teoricamente, prevede la concessione sotto il tunnel ferroviario di 100 spazi, ma in realtà, come emerge dalle planimetrie, ne contiene solo 99, generando, inevitabilmente, un errore di fondo che va corretto, riaprendo i termini per la presentazione delle domande. Sorprende che all’interno della maggioranza di sinistra, così attenta e impegnata sulla vicenda, nessuno si sia accorto del macroscopico errore che di fatto vanifica un iter che proprio oggi era giunto alla sua scadenza”. Lo hanno ufficializzato i consiglieri comunali del centrodestra che stamane hanno indirizzato al Dirigente del Settore Programmazione del Territorio, Patrimonio Immobiliare e Politica della Casa e Mercati, una diffida formale a interrompere la chiusura del bando, a correggere l’errore, e a riaprire i termini per la presentazione delle candidature.

“Non è certamente partita col piede giusto la nascita di quel nuovo mercatino fintamente etnico che il sindaco Alessandrini è stato costretto a smantellare dalle aree di risulta non certo per sua personale iniziativa, ma piuttosto perché costretto da Prefettura e Questura, le quali avevano individuato nell’area mercatale ‘la più grande centrale per la vendita di merce contraffatta del centro-sud Italia’ – hanno ricordato i consiglieri comunali di centrodestra -. Già lo scorso 20 settembre, all’apertura del cantiere per l’allestimento e realizzazione del nuovo mercatino sotto il tunnel ferroviario della stazione centrale, sotto il primo binario, ci siamo visti costretti a far bloccare i lavori in un cantiere in cui mancava tutto: non c’era il cartello indicante la data d’inizio e fine lavori, l’importo speso, e soprattutto il nome del Direttore dei lavori e del responsabile della sicurezza. C’erano solo 4 operai della ditta incaricata che stavano abbattendo il muro lato destro, sul versante di via Ferrari, lavorando tra una montagna di immondizia che nessuno si è preoccupato di rimuovere prima per garantire le opportune condizioni igienico-sanitarie. Da quel giorno, ovviamente, il centrodestra ha attivato una mobilitazione che non è mai cessata dando voce a quel 99 per cento della città che è contraria a quell’opera, la quale finirà con il creare l’ennesimo ghetto in un’area già particolarmente critica e difficile della città, alla faccia di qualunque politica di integrazione. Ovviamente abbiamo acceso i riflettori anche sul bando aperto rivolto agli ambulanti per l’assegnazione in concessione temporanea degli stalli all’interno del mercato fintamente etnico, che oggi sarebbe giunto in scadenza, e all’improvviso ci siamo resi conto dell’errore”. ‘Il bando – si legge nella diffida dei consiglieri comunali – riporta nell’allegato A la seguente dicitura: la planimetria mercatale di cui al progetto definitivo-esecutivo prevede n.100 stalli, come da allegato alla presente, n.75 stalli mq 3×2; n.25 stalli mq 2×2. Pertanto verrà redatta graduatoria con le modalità di seguito esplicitate per l’affidamento di n.100 concessioni temporanee. Dalla verifica del contenuto del richiamato elaborato, invece, la planimetria allegata riporta solo n.99 stalli, essendo mancante lo stallo n.24. Per tale ragione, oggi sollecitiamo il Dirigente al ramo, e in tal senso, lo diffidiamo formalmente ad apportare le necessarie correzioni al bando in oggetto e a disporre la riapertura dei termini per la presentazione delle domande per un congruo periodo, comunque non inferiore ai 15 giorni’. “Ovviamente – hanno sottolineato ancora i consiglieri di centrodestra – non si tratta di una svista di poco conto, ma piuttosto di un errore che va a pregiudicare e a penalizzare il progetto e la stesura della futura graduatoria. Ora vigileremo affinchè il bando venga bloccato, corretto e riaperto, rinnovando, ancora, il nostro invito al sindaco Alessandrini a bloccare l’intera procedura, anche alla luce degli ultimi accadimenti nella zona delle aree di risulta, ormai sempre più di frequente teatro di eventi di microcriminalità, e piuttosto si apra il tavolo di confronto per studiare la reale integrazione degli ambulanti extracomunitari regolari sul territorio, con il loro inserimento all’interno dei mercati rionali della città”.

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