Pescara, il Sindaco Alessandrini:“Non possiamo essere il capolinea dell’inquinamento degli altri”

 Nella mattinata odierna si è svolta la manifestazione delle associazioni di categoria sullo stato di salute del fiume e sulla balneazione del mare pescarese a cui il Comune ha aderito. Oltre al sindaco Marco Alessandrini hanno preso parte alla mobilitazione concetrata presso l’auditorium di Castellammare il vice sindaco, assessore al demanio Marittimo Enzo Del Vecchio e il presidente della Commissione Ambiente Fabrizio Perfetto.

 

Abbiamo aderito per sottolineare la gravità della situazione in cui versano le acque del fiume Pescara e del nostro mare – precisa il sindaco Marco Alessandrini – così come evidenziata dal protocollo d’intesa fra Comune, Capitaneria e Arta che per la prima volta ha messo sotto controllo anche nel periodo lnon balneare le acque di fiume e mare. Proprio da questa indagine sono scaturiti valori e dati che hanno fatto sì che oggi si potesse alzare il livello dell’attenzione e soprattutto individuare e perseguire, come siamo determinati a fare, i tanti, troppi, scarichi abusivi che sono stati rinvenuti lungo l’asta fluviale fin qui esplorata”.

 

 

Un dato allarmante – aggiunge il vice sindaco Enzo Del Vecchio – si somma alla constatazione di centinaia di migliaia di metri cubi di acque reflue che nel corso del fiume vengono scaricate nei territori a monte della città di Pescara per assenza di depuratori o per pozzi Imof non più funzionanti. La situazione così determinatasi induce ad assumere con immediatezza un duplice profilo di intervento: uno programmatorio, attraverso il coinvolgimento di tutte le risorse finanziare per pervenire alla messa in regola di tutte le situazioni oggi fuori controllo e dall’altra adottare misure contingenti così come proposte dai comitati organizzatori della manifestazione che possono in qualche modo salvaguardare la prossima stagione balneare.

Una prospettiva, questa, che ci vede impegnati su entrambi i fronti, così come abbiamo già dato dimostrazione e senza che si abbassi la guardia, poiché sul Comune di Pescara incombe la penalità maggiore di essere di fatto il capolinea di un degrado che non produce il nostro territorio cittadino, perché di quello ci stiamo facendo carico, ma anche quello che proviene da situazioni irregolari a monte del nostro territorio. Non vogliamo fare distinzioni, ma a tutti deve essere chiaro il livello della responsabilità per salvaguardare un settore economico di elevata importanza e non solo per la città di Pescara ma per l’intera regione”

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