PRIMA NAZIONALE A COMO PER “ZITTITA!”

DELLA GIORNALISTA MONICA PELLICCIONE

La violenza sulle donne al Festival del Melogo. Appuntamento il 19 novembre, ore 17, Pinacoteca di Como

Esordirà in prima nazionale, il 19 novembre 2022, alle 17, alla Pinacoteca civica di Como, nell’ambito del Festival del Melologo, l’opera “Zittita!” della giornalista e scrittrice aquilana, Monica Pelliccione. che affronta il delicato tema della violenza fisica e psicologica sulle donne.  L’anteprima dello spettacolo, prodotto da Lombardia Musica, è andata in scena il 12 luglio all’Aquila, nell’ambito del Premio Donna 2022. La mise en scene di Zittita! è stata affidata alla regia e all’adattamento del testo del M° Sonia Grandis e alla musica originale della compositrice, Rossella Spinosa. Il racconto, alla base di questa produzione esclusiva del Festival del Melologo pone lo sguardo sul mondo femminile, rappresentato in tutta la sua fragilità, in antitesi alla forza che deriva dai soprusi subiti nella sfera sentimentale, come in ambito professionale. In occasione del 25 Novembre, anche il Festival del Melologo ha inteso dare il proprio contributo alla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Il racconto Zittita!, alla base di questa produzione esclusiva del Festival del Melologo, ha già vinto il premio internazionale di letteratura Penna d’autore, a Torino, il premio Città di Chieti, il concorso nazionale San Lorenzo, a Firenze, il premio internazionale Città di Grottammare, il premio internazionale di letteratura Athena Ars e ha ottenuto la menzione d’onore al premio internazionale “I fiori sull’acqua”, dedicato a Melania Rea. “Far nascere un melologo, genere antico che nasce nel 1700 e che incontrerà sempre successo. da un testo crudo e sofferente come quello di Zittita! è una sfida interpretativa. Una storia che racconta di dipendenza, come moltissime di noi hanno provato sulla propria pelle”, dichiara Sonia Grandis, “abbiamo scelto di raccontare questa lotta di corpo e di anima in modo alto, unendo alla recitazione un’atmosfera musicale sacra, perché sacra è sempre la vita. Perché per sconfiggere gli orchi dobbiamo armarci di tanta consapevolezza e forza interiore”. “Il titolo”, evidenzia Monica Pelliccione, “è emblematico di una condizione di inferiorità sociale che, nonostante le battaglie di rivendicazione dei diritti e posizioni nella scala gerarchica, caratterizza ancora il mondo del lavoro e condiziona i rapporti interpersonali tra uomo e donna. Il racconto con protagonisti e una storia di fantasia, ma che possiamo ritrovare in tanti episodi frutto della vita quotidiana, si snoda sulla traccia di una narrazione cruda, intrisa di violenza e soprusi, perpetrati in modo subdolo e meschino: un’opera fuori dalle righe, incisiva  ed efficace nella sintesi di un dramma personale, quello vissuto dalla protagonista del racconto, che si tramuta in violenza psicologica e in un esercizio improprio del potere, tipico di una certa gerarchia maschilista”. Il Melologo Zititta!, che girerà i teatri di tutta Italia, sarà replicato il 20 novembre, alle 18, alla Casa della cultura, a Milano e il 26 novembre a Lecco.

MONICA PELLICCIONE. Giornalista, scrittrice e saggista, firma del quotidiano “Il Centro”, è stata corrispondente dell’Agi e di Repubblica e responsabile di uffici stampa pubblici e privati. Dal 2021 è socio onorario dell’Accademia letteraria Raffaele Viviani di Napoli e membro di giuria del Concorso internazionale di letteratura Uniti per la legalità. Ha pubblicato: “L’Aquila e il polo elettronico. Retroscena di una crisi”, (2005), “Nel nome di Celestino. Una nuova luce per L’Aquila” , (2009) , “San Pietro della Jenca. Il Santuario di Giovanni Paolo II sul Gran Sasso d’Italia” (2013),  “Storie di donne”, “L’Aquila. Le 100 Meraviglie (+1)” , “Pastori d’Abruzzo”, (2019) e “Personaggi aquilani” (2020). Ha ricevuto, tra gli altri, il premio “Agape” per la cultura, il premio “Donna” per il giornalismo, il “Rotary international Agape Caffé letterari d’Italia e d’Europa” per la saggistica, il “Decennale L’Aquila 2009-2019”, il “Verga d’argento” per la letteratura. Ziré d’oro personaggio dell’anno per la cultura nel 2019, ha ottenuto il premio internazionale “Adriatico, Un mare che unisce” per il giornalismo e il premio “Margherita d’Austria” per la saggistica. Ha vinto il “Premio internazionale Kalos”, il premio Città di Firenze “Ut pictura poesis” e il premio internazionale d’eccellenza Città del Galateo. Premio speciale “Patrizio Falcone” per il giornalismo, è stata insignita del Premio internazionale Spoleto Menotti Art festival per la letteratura e del premio letterario internazionale Surrentum. Nel 2022 ha vinto il premio Pier Paolo Pasolini per la letteratura.

 ROSSELLA SPINOSA. Si diploma in pianoforte, clavicembalo, composizione e si laurea in Legge e Musicologia. Rossella suona in sale come Carnegie Hall di New York, Italian Bunka Kaikan di Tokyo, Accademia Liszt di Budapest etc., ed esegue molte opere nuove a lei stessa dedicate, in Europa, Canada, Stati Uniti, Russia, Sud America, Corea e Giappone. Rossella collabora per anni con il Premio Oscar, Luis

Bacalov; scrive opere per orchestra, per la lirica ed il teatro, commissionate ed eseguite da Kyev Camerata, I Pomeriggi Musicali, Orchestra da Camera di Lugano, Orchestra Cantelli, Orchestra del Teatro Vittorio Emanuele di Messina, Orchestra da Camera Fiorentina, Orchestra Camerata Jeon Nam di Seoul, Orchestra Filarmonica di Lomza, Orchestra del Governatorato di San Pietroburgo etc. Compone le musiche per oltre 100 pellicole di cinema muto; Rossella col suo cd monografico (Stradivarius), è unico nome italiano tra le 10 migliori produzioni di musica d’oggi del Decennio 2011-2020 (Il Manifesto). Cineteca Umanitaria ha dedicato a Rossella un’intera collana con le sue musiche per il cinema muto.

SONIA GRANDIS Attrice e regista, si diploma sotto la guida di Ernesto Calindri all’Accademia dei Filodrammatici di Milano con medaglia d’oro e si laurea in Storia del Teatro all’Università Cattolica con una tesi sulla spettacolarità barocca segnalata al Premio Ludovico Zorzi. Ha debuttato con Post Hamlet di G. Testori. Ha lavorato in teatro, radio e televisione. Si occupa di teatro musicale in varie forme, oltre che come regista, come attrice in performance con ensemble di musica contemporanea. Vincitrice del concorso a cattedre per titoli e esami è docente in ruolo dal 1992. Come referente del Laboratorio Cantarinscena del Conservatorio Verdi nel 2013 ha curato la regia de La Bella dormente nel bosco di O. Respighi al Teatro Rubinstein di San Pietroburgo e alla Sala Verdi di Milano, direttore Marco Pace. Ha ideato e codirige il festival MITOMANIA, conversazioni interculturali sul mito, a Ragusa Ibla.

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