SCURCOLA MARSICANA, ISTITUZIONE DELLA RIEVOCAZIONE DELLA BATTAGLIA PALENTINA

23 agosto 1268 – 23 agosto 2018  Sono trascorsi 750 anni dalla Battaglia dei Piani Palentini  e un’altra vittoria può essere annoverata da Scurcola Marsicana: l’istituzionalizzazione dell’evento .

In un consiglio straordinario, approvato con la totalità della maggioranza, è stato deliberato e quindi resa ufficiale la manifestazione che ormai è giunta alla 17° edizione e rievoca lo scontro che avvenne tra il Re francese Carlo I D’Angiò e il Principe Corradino di Svevia. Una pagina di storia che, come si è più volte detto, ha cambiato le sorti dell’intera Europa e che non può essere rinnegata, come non possono essere strappate dai libri le pagine di quelle guerre ritenute cruente e scomode…non esisterebbe più la storia!

L’evento deve essere considerato come una grande opportunità per il territorio marsicano di essere posto alla ribalta della conoscenza di coloro che, al di là dei confini nostrani, apprezzano ed amano le rievocazioni tuffandosi in un passato vestito al presente.

In quella sede, il sindaco Olimpia Morgante ha ribadito che questa giornata  deve essere considerata una celebrazione della pace, a nulla servono campanilismi o acquisizione di diritti territoriali di una manifestazione che ha ben altri obiettivi. Lo studio approfondito,  inerente il conflitto bellico del 1268, è dovuto alla volontà del presidente del Centro Studi Carlo I D’Angiò l’arch. Lorenzo Fallocco, che da circa 20 anni lotta affinché il territorio acquisisca il grande tesoro culturale che le appartiene.  Da questo la sinergia con il Comune per realizzare le giornate di celebrazione dell’evento. Il clou si manifesta il giorno 21 agosto con la manifestazione nel centro storico medioevale “Contrade e Borghi” per poi assistere il 23 alla rievocazione della battaglia.

Il 21 agosto del 1268 arriva a Scurcola il messaggero di Carlo I D’Angiò che richiede la fedeltà del popolo per la battaglia contro lo Svevo di lì a due giorni. Fedeltà che salverà il borgo dal saccheggio e dalla distruzione dai vincitori.  Questo l’episodio che viene rivissuto per cui iniziano le celebrazioni. Si snoda il corteo di oltre 240 figuranti per le suggestive stradine del borgo fino a giungere nella stupenda piazza del Mercato per ascoltare il messo angioino. Coreografie, costumi in un contesto scenografico perfetto hanno avvolto gli innumerevoli spettatori in una atmosfera di 750 anni fa.

Il palio, come da tradizione si è svolto tra i cavalieri, quest’anno per la ricorrenza del 750° anniversario della Battaglia dei Piani Palentini, viene assegnato dal Centro Studi D’Angiò alla Comunità di Scurcola

 

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Marsicana in quanto, dopo l’istanza inoltrata dal Presidente,  il Sindaco e l’amministrazione comunale hanno accolto la richiesta di istituzionalizzare la data del 23 agosto – Battaglia dei Piani Palentini.

Il premio del Palio è costituito dal quadro con l’insegna  realizzata da Beatrice Sangermano, studentessa del Liceo Artistico “V.Bellisario” per il 750° anniversario della Battaglia dei Piani Palentini, su bozzetto approvato e verrà custodito nella Sala Consiliare del Comune.

Moneta coniata in soli 1000 pezzi, annullo filatelico conseguito dal Comitato Festeggiamenti 750° della Battaglia presidente Luigi Del Pizzo,   sbandieratori, mangiafuoco, danzatrici, rappresentazioni di combattimento, queste alcune delle iniziative che hanno reso davvero indimenticabili i momenti vissuti per la rievocazione.

Il prossimo appuntamento previsto nel percorso ideato nel progetto di “marsicaMedioevale” è a Pettorano sul Gizio il 23 settembre e si potrà assistere alla celebrazione del “Matrimonio Medioevale”.

Chiuderà  il percorso delle celebrazioni l’incontro a Napoli, previsto per la fine di ottobre.

Questo sottolinea ancora di più come questa manifestazione sia collante tra le varie realtà amministrative e i rispettivi cittadini, uniti non solo in un cotesto storico come filo conduttore, ma soprattutto in una proiezione turistica culturale del proprio territorio, contravvenendo alle molteplici considerazioni di coloro che giudicano  questa rievocazione come  un’ onta per la  memoria storica, o di chi ritiene che sia un evento di esclusiva appartenenza territoriale.

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