TAVOLO LFOUNDRY AL MISE, MA LA REGIONE ABRUZZO NON SI PRESENTA. FEDELE “TUTTE LE PROMESSE SULLA TUTELA DELLE AZIENDE ABRUZZESI ALLA CONTA DEI FATTI SONO PAROLE VUOTE”

“Un incontro proficuo quello tenutosi ieri a Roma al MISE ma che ha posto solo le basi per quello che sarà il piano di rinascita di LFoundry. Ora attendiamo il nuovo tavolo di dicembre per avere dall’azienda risposte più dettagliate e per trasformare le speranze di oggi in concrete opportunità per il territorio” ad affermarlo è il Consigliere regionale Giorgio Fedele che ieri ha partecipato al tavolo ministeriale per la vertenza LFoundry.

“Sul tavolo il futuro di 1500 dipendenti, 1500 famiglie – spiega Fedele – Ma la Regione, al tanto atteso tavolo, non si è neanche presentata. Sia il presidente Marsilio che l’Assessore Febbo, con delega alle attività produttive, probabilmente hanno avuto di meglio da fare o non hanno ritenuto che fosse importante partecipare. Uno schiaffo al territorio da chi si è riempito la bocca con promesse sull’attrarre gli investitori in Abruzzo e sulla tutela del comparto produttivo. Promesse che alla conta dei fatti si sono rivelate solo parole vuote.

Sul tavolo c’era il destino di una delle aziende più grandi d’Abruzzo che dà lavoro a migliaia di persone – incalza il 5 stelle – il disinteresse di questa Giunta regionale, fortunatamente è stato colmato dai tecnici del Mise e dal Ministro Patuanelli che si sono detti disponibili a tenere alta l’attenzione sulla questione, convocando a dicembre il prossimo tavolo e dando tempo all’azienda di produrre tutta la documentazione necessaria. E’ stata infatti proprio la dirigenza LFoundry a chiedere ulteriori giorni per redarre il carteggio necessario a dare risposte adeguate ai dipendenti e al Ministero, anche alla luce di ciò che dovrà accadere nei prossimi mesi. Le prospettive ci sono ma perché si concretizzino è indispensabile che l’azienda dia le dovute risposte e permetta al MISE di intervenire concretamente.  I lavoratori di LFoundry sono in contratto di solidarietà dal dicembre 2018 e fino a maggio2020 potranno usufruire di questo ammortizzatore sociale. Lasciarli soli, oggi, significherebbe portare un danno enorme al nostro territorio in termini occupazionali. Spero che questa Giunta trovi il tempo anche per gli abruzzesi e le loro necessità e non solo per logiche di partito che non interessano a nessuno se non a loro” conclude.

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