UE: COLONNA, “CON FITTO CO-PRESIDENTE GRUPPO ECR’ L’AQUILA E L’ABRUZZO NEL CUORE DELL’EUROPA”.

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Raffaele Fitto è stato eletto insieme al polacco Ryszard Legutko co-presidente del gruppo dei Conservatori e Riformatori Europei (ECR) all’Europarlamento. L’elezione è avvenuta durante l’incontro costitutivo del gruppo del 19 giugno. Il gruppo ECR è attualmente composto da 60 deputati, tra cui le delegazioni di Fratelli d’Italia, del Partito Legge e Giustizia al governo in Polonia e i Tories britannici.
“L’elezione all’unanimità di Raffaele Fitto – ha dichiarato il Consigliere comunale Vito Colonna – è un motivo di soddisfazione e orgoglio anche per il nostro territorio, tra i primi a schierarsi a favore di un progetto politico serio e lungimirante, oggi riconosciuto come tale a livello europeo e che sta alla base della strepitosa ascesa, anche a livello nazionale, di Fratelli d’Italia”. I sostenitori di Fitto nella provincia dell’Aquila, eletto all’Europarlamento nella lista di Fratelli d’Italia-Sovranisti e Conservatori nella Circoscrizione Sud, possono contare sul sostegno dell’Assessore Regionale Giuido Quintino Liris, del Consigliere Provinciale Vincenzo Calvisi, del Consigliere al Comune di Sulmona Elisabetta Bianchi e dei cinque consiglieri al Comune di L’Aquila Vito Colonna, Giancarlo Della Pelle, Leonardo Scimia e Roberto Jr Silveri e numerosi Sindaci del cratere sismico, tra cui Paolo Federico Sindaco di Navelli. “Ora più che mai – ha proseguito Vito Colonna – tutti quegli elettori di centrodestra, che in questi anni ci avevano abbandonato, sono vicinissimi dal riavere una casa comune, solida, realmente rappresentativa e libera da affascinanti quanto pericolosi personalismi. Nell’attesa che vengano messi a punto quei meccanismi organizzativi che ci possano far evitare gli errori commessi nel passato – ha concluso Vito Colonna – ci sia di conforto la consapevolezza di avere in Europa una voce autorevole, che rappresenta anche l’Aquila e il nostro Abruzzo, convintamente impegnata nel cambiare i trattati e i regolamenti di un’Unione Europea che, fino ad oggi, ha mortificato la sovranità degli Stati e ha usato due pesi e due misure a seconda dei Paesi coinvolti”.

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